Ospite speciale al “Premio Varese Sport”, Eros Pisano ha ricordato volentieri il suo bellissimo e longevo passato nel Varese. Club dove è approdato da giovanissimo e col quale ha vissuto la breve e intensa scalata dall’Eccellenza alla Serie B (2004-2010). Oltre 155 le sue presenze in maglia biancorossa e 10 i gol messi a segno; indimenticabili i due segnati nel fango di Masnago, sotto il diluvio, contro il Novara.
“Chiaramente i miei ricordi più belli sono legati ai festeggiamenti e alle vittorie ottenute sul campo. Non dimenticherò mai nemmeno i tifosi e la tanta gente che riempiva il mio stadio. Per me è sempre un piacere tornare a Varese e rivedere i vecchi amici”.
Non manca però il dispiacere per la sciagurata stagione del Varese di quest’anno, non solo retrocesso, ma anche a rischio fallimento. “Dispiace molto vedere il Varese retrocedere però, come è successo a noi, dalle sconfitte, dalle retrocessioni, dai fallimenti, si rinasce sempre. Abbiamo fatto una cavalcata incredibile e spero che il Varese possa tornare più forte di prima, con una società seria e con un progetto alle spalle”.

Sul palco delle Ville Ponti, a consegnare il riconoscimento ad Eros, è salito l’indimenticato mister Beppe Sannino, guest star della serata che ha premiato anche il collega Vito Romaniello e il miglior giocatore dell’Eccellenza. Sannino, che ha riabbracciato anche Neto Pereira, si è fatto scappare un curioso aneddoto legato a Eros e alla partita contro l’Alessandria: “Ero arrivato a Varese da due giorni, Eros non sapevo chi fosse e, vedendolo in campo, dissi a Sean: ‘senti un po’, ma chi è quello lì?’. Lo tolsi dopo venti minuti di partita. Ma lui è stato un ragazzo talmente serio ed umile che tutto quello che si è conquistato dopo quel giorno l’ha ottenuto con merito, meritandosi la serie A”.
“Ti ricordavo con qualche capello in più” è stata la replica di Eros. “Il mister sembrava una persona pazza, invece si è riveltata…. pazza, ma lo devo ringraziare perché mi ha dato tanto”.

Elisa Cascioli