Dopo quasi un mese di pausa, domenica tornerà protagonista il calcio dilettantistico con Eccellenza, Promozione e Prima Categoria pronte ad un ritorno di fuoco.
Prima di rivedere all’opera i calciatori della provincia, abbiamo provato a stilare il bilancio di metà stagione dando i voti a tutte le squadre del girone A di Prima Categoria.
Gorla Maggiore 7.5: in quel di Gorla si sono affezionati alle favole ma la sensazione è che dopo quella del “Brutto Anatroccolo” che si trasforma in cigno, ora ci si immedesimi di più in Cappuccetto Rosso, o per meglio dire, nel lupo di Cappuccetto, in grado di far un solo boccone della nonna e della nipotina. In realtà la filosofia non è cambiata, giocare partita dopo partita rimane sempre lo stile Gorla, ciò che è cresciuto, giustamente, è la consapevolezza nei propri mezzi. Il gruppo è sempre vivissimo e mister Colombo è riuscito, ancora una volta, a sfruttarlo al meglio. Sono giunti inoltre due ottimi rinforzi come Gallo ed Esposito, che apporteranno il loro contributo fino al 26 aprile, quando Gorla potrebbe, per il secondo anno consecutivo, giocarsi il tutto per tutto ai playoff.
Morazzone 7.5: ciò che più risalta all’occhio sono la marea di gol messi a segno, ben 36. Non è un caso che il capocannoniere del girone militi proprio qui (Puddu, 14 reti). Retrocessa dalla promozione, i rossoblu hanno fin da subito messo le cose in chiaro non sentendosi secondi a nessuno, anzi ritrovandosi spesso a capo del treno. Ripetersi non sarà semplice ma se l’armata di Dallo dovesse riuscirci, giungere ai playoff sarà un gioco da ragazzi.
Valceresio 7: la costanza degli uomini di Casaroli è la loro vera arma segreta. Esattamente un anno fa i bleugrana militavano, non senza destare scalpore, già fra le zone alte del girone, se a 365 giorni di distanza continuano a viaggiare in cima non è certamente più un caso (se ma lo fosse stato). Il fuoriclasse Memaj non smette di segnare a raffica, ma è l’affiatamento del gruppo a fare la differenza, grazie anche ad un tecnico di grande impatto sui suoi ragazzi. A dare una mano in difesa ora ci sarà anche “il figlio al prodigo” Bossi. Tutte da vivere queste “quindici finali” restanti, consapevoli che potrebbero essere anche di più.
Aurora Cerro Cantalupo 7: lo scorso anno raggiunse la salvezza all’ultima giornata, quest’anno viene abbinata al girone A di prima categoria di cui è la vera outsider. L’Aurora Cantalupo di coach Senziani arriva al giro di boa come quinta forza del campionato ed un bottino di 25 punti. Buona prova della difesa, sole 21 reti subite, è l’attacco però a regalare numeri importanti visto che si contano ben 30 reti fatte, dietro solo a Morazzone. Il duo Marchi – Sirotich promette bene.
Antoniana 7: al pari di Viggiù, non si può che dar atto anche ai giallorossi per un percorso lodevole ed esaltante che attualmente li colloca in 8° posizione a soli tre punti dai playoff. Ma non è tutto: in via Ca’ Bianca hanno la piena intenzione di continuare a stupire, come dimostrano l’arrivo di bomber Ranieri ed un entusiasmo alle stelle. Il cambio in panchina (Visentin ha lasciato posto a Dall’Orso dopo la sconfitta con il Leggiuno) ha dato, poi, un’ulteriore iniezione di fiducia.
Viggiù 7: la certezza si chiama Antonino Criscimanni, bravissimo fino ad ora a guidare la squadra neopromossa in un campionato di tutto rispetto. Con una differenza reti a zero, si proverà ad incrementare i gol fatti per raggiungere quanto prima il traguardo salvezza, e, perché no, provare a mettere i bastoni fra le ruote alle più quotate per capire cosa potrebbe succedere.
Besnatese 6.5: che si culli il sogno promozione è stato detto e ribadito più volte, che la squadra sia stata costruita per realizzarlo non è certo una novità, resta però la sensazione che la vera Besnatese debba ancora venir fuori. Eppure la classifica recita un 1° posto, a pari punti con Gorla, che non può non lasciare dell’amaro in bocca in virtù di tutti i punti persi per strada. Il calciomercato invernale ha poi confermato ulteriormente la volontà di Baratelli e della dirigenza di primeggiare senza sconti sulle dirette avversarie. In breve ora non ci sono più “scuse” e nel girone di ritorno ci si aspetta la consacrazione definitiva.
Leggiuno 6.5: il primo a non nascondersi l’estate scorsa fu addirittura il Presidente Autovino che con convinzione, ed in virtù di un girone di ritorno eccellente, disse di voler puntare ai playoff. A conti fatti e con alle spalle le prime quindici giornate, si può dire che i rossoblu hanno rispettato le attese e che l’intenzione di far sul serio è ampiamente confermata con l’approdo alla corte di mister Bittoni di due centravanti del calibro di Dainese e Famulari.
Arsaghese 6.5: il voto non è altro che la media fra il meritatissimo 8 frutto degli scontri con le big, ed il 5 che deriva, invece, dalle gare con le squadre minori. In breve è croce e delizia l’Arsaghese di mister Rizzuto, bravissima ad annientare le più forti, ma non altrettanto abile a gestire i match con le “squadre obiettivo – salvezza”. Serve assolutamente invertire la tendenza, anche perché ripetere le 5 vittorie ed un pareggio con le prime sei della classe, sarà un arduo compito.
Amici dello Sport 6: per una squadra che ad inizio anno ha dichiarato senza indugi l’obiettivo playoff, la sufficienza è solo stiracchiata, frutto di un campionato equilibrato e dei risultati ottenuti nella parte invernale che lasciano a bomber Colace e compagni tutte le porte aperte per agguantare le prime posizioni. Ora però ogni partita varrà doppio e il Cas non potrà più permettersi di sbagliare.
Brebbia 6: attese non pienamente rispettate da parte del Brebbia nonostante le ultime giornate facciano registrare una striscia di 5 risultati utili consecutivi. Ottimo il pareggio con la Valceresio e la vittoria con la Besnatese, nonché l’essere l’unica squadra di prima categoria arriva agli ottavi di Coppa Lombardia ma bisognerà attendere le prime giornate del girone di ritorno per capire effettivamente dove potranno arrivare i ragazzi di Fiorito. Riusciranno ad ingranare una marcia in più?
Ispra Angera 6: la vittoria manca dal 9 novembre ma nonostante ciò gli attuali 21 punti bastano a tenere lontana la zona rossa della graduatoria e a intravedere le zone alte, merito anche di una classifica decisamente corta. Imperativo tornare ai tre punti il prima possibile altrimenti, in un campionato dove tutto è ancora apertissimo, i piani di Iori e dei suoi uomini potrebbero essere scombussolati in un batter di ciglia.
Insubria 6: il giudizio deriva soprattutto dal trend positivo dell’ultima parte di girone, che non vede perdere gli uomini di mister Volpi dal 23 novembre, unito agli acquisti operati da parte della società nel mese di dicembre, brava ad accaparrarsi alcuni giovani dalla Solbiasommese ma anche il centravanti Napolitano, reduce da un’esperienza incolore a Mozzate. La sua voglia di riscatto unita alla carica dei gialloblu fino ad ora mostrata, saranno le armi su cui la corazzata varesina punterà per salvarsi.
Borsanese 5.5: la formazione bustocca guidata da mister Bellotta non passa l’esame al giro di boa. Senza dubbio lodevole la politica operata dalla dirigenza, ovvero quella di puntare sui giovani, ma uniti agli out per un infortunio, non può essere considerata una scusa sufficiente per promuovere una formazione orientata alla salvezza e che al momento è solo terzultima. La seconda difesa più battuta del campionato (37 reti) deve necessariamente rimettersi in carreggiata, le parole chiave per salvarsi sono, dunque, attenzione e continuità.
Rasa 5: nonostante una penultima posizione con soli 8 punti all’attivo, la dirigenza gialloblu non ha intenzione di smettere di credere nella salvezza. Dopo l’arrivo di mister Ligato che sicuramente ha portato una buona dose di esperienza, il calciomercato di dicembre ha regalato tre colpi che dovrebbero garantire quantità e qualità, certo è che per la permanenza in prima categoria ci vuole l’impresa.
Angera 4: numeri impietosi che portano ad una bocciatura senza sconti: zero vittorie, due pareggi e ben 13 sconfitte con una differenza reti di – 31. Ad Angera la salvezza si chiama “miracolo”.
Mariella Lamonica