Roma-Juventus, la partita dell’attesa… che ha tradito le attese. Poco spettacolo e ritardo nel decollo. I bianconeri hanno aspettato inutilmente le sfuriate dei giallorossi pensando di colpire in contropiede, i padroni di casa si sono svegliati solo dopo avere subito lo svantaggio e in inferiorità numerica. Basti pensare che l’1-1 è stato deciso da due calci piazzati. Una perla su punizione di Tevez da fuori area, un colpo di testa di Keita su calcio di punizione di Florenzi. Dieci azioni da ricordare in tutta la partita, equamente divise fra i due tempi, la media di una ogni 10 minuti. Roma-Juventus è stata questa. Troppo poco considerate le premesse della vigilia. Si arrabbia il tecnico primo in classifica Allegri per il black-out dei suoi durato 20 minuti, pensa al grintoso punto guadagnato sul Napoli l’allenatore secondo Garcia. La matematica dice che tutto si può ancora decidere, ma rimane di 9 punti il distacco fra Juventus e Roma a 13 giornate dalla fine. I giochi ormai sembrano fatti. L’unica variabile può essere rappresentata dall’Europa, gli impegni lontano dai confini nostrani potrebbero influenzare il passo in campionato.
Per chiudere uno sguardo alla Milano del pallone: sconfitte pesanti di Inter e Milan ancora a caccia di regolarità. I nerazzurri si godono i gol di Icardi (19 fra campionato e coppe), i rossoneri invece ne hanno segnati appena 35 in 25 partite.

Vito Romaniello