Nico Vis, ormai ex-allenatore del Basket Arcisate Valceresio, mica è ingegnere per caso. Nico Vis, con tabelle, percentuali, diagrammi a “torte” e stretta logica dei numeri alla mano, dimostra che la prima stagione in serie C1, sua e dei suoi ex-giocatori, non è stata poi così schifosa, che i risultati non stati poi così malaccio e, a conti fatti, quello che il suo gruppo ha prodotto nel corso dell’annata d’esordio andrebbe valutato, o ri-valutato, nella giusta ottica…

nico vis  06 settembre 13-2“I numeri di cui vorrei parlare – puntualizza Nico Vis (in foto a destra) -, non riguardano però la classifica conclusiva. Ammetto che quei numeri – 9 vinte e 19 perse, solo 3 vinte a fronte di 11 perse nel girone di ritorno -, se presi e analizzati in modo “sterile” non sono sufficienti e in qualche modo ci condannano. Le cifre a cui mi riferisco sono invece ben altre. Sono quelle che fanno riferimento agli infortuni, alle assenze, agli acciacchi che da un certo punto in poi della stagione ci hanno pesantemente condizionato e ci hanno impedito di sviluppare il lavoro che avevo programmato. In alcune gare, dato peraltro facilmente rilevabile, il gruppo è stato costretto a rinunciare a tre, a volte addirittura quattro giocatori del quintetto e spesso nemmeno ben distribuiti. Così in alcune occasioni è capitato che fossimo messi abbastanza male nel reparto guardie mentre in altre che fossimo completamente sguarniti sotto canestro. Il tutto, ovviamente, accennando solo in modo distratto alle condizioni pre-partita. Quindi, in buona sostanza, ad allenamenti raffazzonati senza aver avuto la possibilità di lavorare in modo adeguato in palestra, un elemento che non sarebbe mai dovuto mancare ad una squadra giovane e in fase di costruzione come la mia. Così, di fatto, il nostro campionato si può tranquillamente spezzare in due tronconi. L’andata, nella quale, pur con qualche problema già evidente, siamo riusciti a far fronte a tutti i guai e considerando il nostro ruolo da neopromossa abbiamo messo insieme un bilancio numerico più che discreto: 6 vinte e otto perse. Poi, purtroppo, c’è stato il ritorno che, per le cause già descritte, si è chiuso con un deludente tre vinte e undici perse. Ad ogni modo, aspetto da sottolineare, tutte le volte che ci siamo allenati bene e siamo scesi in campo con la formazione al completo abbiamo vinto. Solo un caso…?”.

Considerazioni generali sul gruppo?
“Abbiamo allestito una squadra molto giovane nella quale, come noto, erano presenti tanti giocatori-scommessa. Con queste premesse – continua Vis -, direi che, senza fare nomi – non sarebbe delicato dal momento che sono un coach in uscita -, è giusto far notare che diverse di queste sono state vinte ed ora, dopo un anno di C1, la società può scegliere se e come passare all’incasso perchè alcuni ragazzi hanno dimostrato di meritare il palcoscenico facendo bene a 360 gradi. Altri, purtroppo, un po’ meno. Sia sotto il profilo tecnico-fisico, sia, ed è peggio, per l’atteggiamento mostrato”.

Nomination particolari, per chi sono?
“La prima è certamente per Fabio Fanchini, unico giocatore della Baj che a dispetto dei 39 anni è davvero e ancora fuori categoria. Quando Fabio è stato bene, noi abbiamo sempre potuto contare su un giocatore con una marcia in più sui due lati del campo. Purtroppo, annoto dolorosamente, non è accaduto con la frequenza sperata. Poi, una segnalazione doverosa è per Valeri, il nostro uomo di ferro, che non ha mai perso un allenamento e nonostante all’inizio fosse fuori dalle rotazioni ha sempre messo in vetrina attaccamento encomiabile e grande solidità mentale. Davvero bravo…”.

E tu, adesso, cosa farai?
“Prima di tutto vorrei ringraziare i dirigenti della società, primo fra tutti Dino Acerenza, per avermi regalato due anni bellissimi e, da quasi esordiente della panchina, la “chance” di allenare in C1. Ad Arcisate credo di aver lavorato bene e lascio la Baj a testa alta convinto e sicuro di aver fatto del mio meglio e, in condizioni spesso difficili, dato il massimo. Il mio futuro si scriverà nelle prossime settimane. Alcune offerte ci sono già, le valuterò con calma consapevole che, più di tutto, amo il lavoro settimanale in palestra. A queste condizioni – conclude Nico -, ogni strada è aperta”.

                                Massimo Turconi