Dopo anni alla Foppapedretti Bergamo, quest’estate Valentina Diouf ha accettato di buon grado la corte della Unendo Yamamay Busto Arsizio facendo sognare i tifosi biancorossi. Il suo desiderio era quello di essere protagonista in Italia e anche in Europa e non si può dire che non sia stata esaudita. I suo talento, oltre che l’onda lunga dei Mondiali, l’ha portata ad essere uno tra i personaggi sportivi più richiesti di cui adesso Busto gode le ottime prestazioni.

 

Diouf schiaccia contro Montichiari by medauSei venuta a Busto Arsizio per giocare la Champions e siete arrivate nelle Final Four. Scaramanzia a parte, cosa farai se doveste vincere la coppa? Tornerai all’ovile o, per la gioia dei tifosi di Busto, potresti decidere di fermarti un altro anno?
“Cominciamo a giocare al meglio questo traguardo che ci siamo guadagnate ed ad andare avanti con il campionato. Dal mio punto di vista, è ancora presto per tirare le somme”.

Molti pensano che la UYBA di quest’anno sia un po’ Diouf dipendente. Come rispondi? Vivi questa cosa come un complimento o come una responsabilità eccessiva?
“Non la vivo come una responsabilità eccessiva e non credo assolutamente che la squadra sia “Diouf dipendente” perché spesso e volentieri sono sostituita. In passato ho provato anche ad avere più responsabilità. Sono un opposto più di “stampo pallavolo maschile” e il mio compito è fare punto. Ti dirò, infine, che ho provato ad attaccare anche molti più palloni negli altri anni: attaccavo anche 20 o 30 palloni in più rispetto a questa stagione”.

Alcune volte in campo sembri un po’ a corto di energie, soprattutto sul piano fisico. È dovuto al fatto che a causa del Mondiale non ti sei mai fermata? Vorresti rifiatare un po’ o giocare sempre per te non è un problema?
“Inizialmente ho patito molto lo sforzo fatto in nazionale ed non mi fermo dal 2008. Ma non è nella mia indole fermarmi, nemmeno se avessi un piede nella fossa”.

I tifosi di Busto hanno creato un nuovo gruppo “I Bomberos” e ogni volta che fai cadere un pallone sul campo avversario alzano un enorme striscione con la scritta “Che bomba”. Come ci si sente ad avere una carica così “esplosiva”?
“E’ fantastico perché non ho mai avuto un fan club ed un due aste tutti per me. E’ un motivo di orgoglio”.

abbraccio Diouf e Havelkova by medauIn un’intervista alla stampa hai dichiarato di essere maniaca delle pulizie. Sei una di quelle donne che quando puliscono il bagno usano lo spazzolino da denti per le fughe delle piastrelle?
“Ahahah no, utilizzo direttamente il vaporetto perché è più efficace e meno faticoso”.

Nella stessa hai anche detto di essere shopping dipendente. Quali sono gli articoli che acquisti più spesso? Molte donne hanno una vera e propria ossessione per le scarpe e tu?
“Compro tanti vestiti casual, borse e così via. Per quanto riguarda le scarpe ne ho un sacco, da quelle sportive ai tacchi alti”.

C’è un grosso dilemma: sei fidanzata o single? Come si deve presentare un pretendente ad un primo appuntamento con te? Con un mazzo di rose rosse o con una scala a pioli per poterti baciare meglio?
“Sono fidanzata. Osservo molto i dettagli quindi, per prima cosa, deve essere alto; poi, mi piace che ci tenga ai particolari e, ad esempio, che mi regali una carineria che potrebbe essere un fiore o altro e non per forza un mazzo di rose esagerato. Se al ragazzo serve una scala a pioli per baciarmi non lo prendo nemmeno in considerazione”.

Scherzi a parte, che caratteristiche deve avere il fidanzato di Valentina Diouf?
“Mi piace il mio”.

Ultimamente sei apparsa spesso sui giornali e in tv  ma sei anche stata ospite di alcune scuole per affrontare temi che andavano dallo sport al cyberbullismo. Come hai vissuto tutta questa esposizione mediatica, con leggerezza o con la consapevolezza di poter essere un modello per le nuove generazioni?
“Una volta finito il Mondiale mi sono resa conto di quante ragazzine si ispirino a noi e quanto conti ciò che diciamo. Penso che la spontaneità premia sempre: non sono una ragazza costruita e dico sempre ciò che penso, prendendomi anche le responsabilità delle mie parole”.

Che rapporto hai con il tuo corpo e in particolare con i tuoi capelli? So da fonti accreditate che spendi cifre considerevoli per la loro cura ma poi li tieni sempre legati anche fuori dal campo. È un vezzo o un cruccio?
“Con i miei capelli ho sempre avuto un rapporto molto particolare: c’è stato il periodo in cui li volevo solo lisci (come tutte le ricce), poi mi sono stufata. Per quanto riguarda le “cifre considerevoli” spese dal parrucchiere, vorrei precisare che è stata la Pisani a farmi spendere un sacco di soldi da un noto parrucchiere milanese e ci tengo a sottolineare non andrò mai più con lei – sorride -. Ci tengo moltissimo ai miei capelli e ho trovato questa soluzione di legarli parzialmente”.

DIOUF by medauTutti, inevitabilmente, ti fanno la solita domanda sul razzismo nello sport e ti chiedono se sei mai stata vittima di discriminazione a causa del colore della tua pelle. Non pensi come me che potremo parlare davvero di integrazione e di sconfitta definitiva del razzismo quando non si farà più questa domanda?
“Penso che i giornale mi facciano questa domanda perché è probabilmente l’unico modo per tirare fuori l’argomento: parlare delle cose negative per fare interessare la gente. Considero irrilevante che i giornali tentino di tirar fuori spesso l’argomento. Dovremmo cominciare a considerare di più il concetto di globalizzazione e questo sarebbe fondamentale per la crescita del nostro Paese”.

Visto che non fai una vacanza da tempo dove ti piacerebbe andare questa estate, impegni sportivi permettendo?
“Vorrei andare in Cambogia e Laos e andare dai miei piccoli fratellini in America”.

Da chi arriva il soprannome “fiocco di neve”?
“Me l’hanno dato Davide Mazzanti e la Piccinini in quanto, quando cado, sembra che stia andando in onda la moviola. Per la mole che ho dovrei cadere a bomba, invece”.

Hai dichiarato che tu i ragazzi sotto i 2 metri non li guardi nemmeno: quanti ne hai urtati girando per strada?
“Ahah mi succede davvero perché sono un pochino “svampita” e vivo nel mio mondo. Mi capita anche con i bambini, poverini”.

Diouf primo piano by MedauE’ vero che con Parisi non vai d’accordo perché fai sempre l’OPPOSTO di quello che dice? “Ahah sì che ci vado d’accordo. Sono molto “hippy”: vivi e lascia vivere”.

Qual è la stagione che consideri peggiore, a parte questa?
“Lo scorso anno con i problemi che avevamo come gruppo e anche dal lato gestionale”.

È vero che Maria De Filippi ti ha invitato ad OPPOSTO per te?
“Ahah da lei ci andrei perché mi fa ridere, benché io non guardi quel tipo di programmi”.

È vero che in ferie di piace andare sempre nello stesso OPPOSTO?
“Nello stesso OPPOSTO sì, nello stesso posto non sono mai andata. Resto pochissime volte in Italia e cerco di andare il più lontano possibile. Faccio inoltre delle vacanze un po’ particolari: ad esempio ho girato lo Sri Lanka in pullmino con una famiglia cingalese e mia mamma, sono stata a Bangkok con quattro donne che non sapevano l’inglese e l’abbiamo girata con i mezzi e cosi via”.

Quando cadi in maniera non consona, rassicuri le ragazze dicendo: “Tranquille è tutto OPPOSTO!”?
“Ahah purtroppo anche se sono 16 anni che gioco devo ancora imparare a cadere”.

Cosa desideri di più in questo momento? Scegli tra le 3 risposte:
Vincere la C…
Arrivare in finale playoff
Che io la finisca con questa intervista
“Ahah, la prima”.

 

Manuel Prearo e Michela Guarino
(foto di Salvatore Medau)