Lasciamo l’Aquila alle spalle con cenerei nuvoloni e una fresca temperatura. L’imbronciatura  del cielo è pari a quella di Ivan-Brontolo ogni qualvolta che intravede una salita. Siamo ai piedi del Gran Sasso nel suo parco nazionale. Ci si inerpica, con un sole finalmente ammiccante, fra maestose conifere corredate da solari ginestre, che ci regalano macchie d’ombra.  Un paradiso per i ciclisti. Colline che si spogliano di alberi e lasciano il posto a cime più glabre. L’arrivo in quota a 1.300 metri del valico Capannelle ci offre una panoramica mozzafiato. Foto di rito e si riparte con una gradevolissima discesa verso Teramo. Il resto del percorso è agevole, e la carovana arriva in anticipo sulla tabella di marcia dando modo ai ciclisti di godere di un tuffo nella ciottolosa spiaggia di Civitanova.
I 160  chilometri dell’ottava tappa ci hanno portato a chiudere il coast to coast Tirreno-Adriatico affrontando l’incantevole rilievo del Conero. Lo sguardo infinito fra monti e mare e le piacevoli  salite è un ghiotto invito a pedalatori di ogni età. Al gruppo si è aggiunta una nuova “quota rosa”, Barbara Fanchini, che già faceva parte della truppa nelle precedenti imprese.
Migliaia di girasoli giallo-ocra, col capo chino, ci vedono sfrecciare nella pianura romagnola, sotto un sole “cattivo”. L’andatura è spedita, il morale è alto e ci permette di coniare variopinti “nickname”. Fantomas, Bitumiera, Shirley Temple, Walkie Talkie, l’Invisibile, Natel, Il Crosta sono i nuovi battesimati. La tappa di domani ci allontanerà dal mare, attraverseremo la pianeggiante terra grassa della pianura padana fino a raggiunge la Piazza Grande di Modena.

Claudio Frasson

 

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