Questa settimana l’Openjobmetis va d’anticipo: la sfida contro Cremona è in programma sabato alle 20.30. “È un derby – presenta Moretti – che ha fascino. Voglio sottolineare tutto il lavoro della società, della squadra e di coach Pancotto. Non so se a Cremona è mai capitato di poter giocare il derby da favorita, ma sarà così. Sarà una partita dura, loro sono un gruppo solido e compatto: giocano un basket essenziale ma efficace”. La squadra di casa però sarà senza due giocatori molto importanti: “Hanno perso Vitali ma l’hanno comunque sostituito con un grande giocatore come Starks. Si può azzardare che anche Cusin sarà della partita, e questo toglierà loro una bella profondità nel reparto lunghi. Allo stesso tempo però, come successo con noi dopo il caso-Faye, si compatterà il gruppo e ci sarà maggior spazio per gli altri”. Dal canto suo, l’Openjobmetis arriva a questa sfida con il desiderio di continuare a crescere e magari sognare ancora. “C’è tanta voglia, determinazione e motivazioni – spiega Moretti – per provare a continuare il momento positivo cercando di alzare il livello di basket necessario per poter ottenere risultati importanti anche fuori da Varese”. D’altronde ora il momento cruciale della stagione si giocherà fuori casa, lontano dal fortino di Masnago: l’unica gara al PalaWhirlpool sarà contro la capolista Reggio Emilia. Un’ ulteriore sfida per il gruppo di Moretti, che nelle partite esterne ha faticato: “Per me però è uno stimolo, un banco di prova per elevare il nostro gioco. È fisiologico che in trasferta ci voglia resistenza: tre fischi in meno li hai, e il pubblico spinge dall’altra parte. Non so se si traducano in 6,8 o 10 punti, ma per vincere in trasferta devi elevare il tuo livello di basket. Non sono preoccupato, ma motivato”.

Varanauskas ha dolore e non si è allenato neppure oggi. Per il resto, nessuna defezione per Varese, che continuerà a sudare fino a sabato mattina, quando partirà alla volta di Cremona. La sfida di sabato sarà comunque l’occasione per misurarsi con una delle squadre migliori del campionato, ma da qualche mese a questa parte Varese ha ingranato la marcia giusta, come analizza Moretti: “Da molto tempo c’è un equilibrio di cui essere fieri, con il quale stiamo costruendo un ottimo fine stagione. In tempi neanche lontani alcuni giornalisti avevano fatto domande anche pesanti sul fatto che eravamo la maggior candidata alla retrocessione. Aver aggiustato le cose è molto positivo, ma dobbiamo anche ricordarci dei rischi sul mercato, degli infortuni e dei ritardi colpevoli nell’aggiustare certe scelte, come ad esempio con Ukic, che ha destabilizzato le nostre decisioni. Ora siamo la squadra che siamo, soffriamo, siamo uniti e lottiamo insieme. Comunque vadano le ultime partite, oggi ho la quasi certezza che il nostro gruppo vada in campo sempre per lottare, e non credo sia poco”. Un cambiamento che solo poco tempo fa era difficile anche solo da pensare. Qualcosa deve essere scattato nella testa e nelle gambe dei giocatori: “Voglio andare in profondità per scoprirlo al 100%. Ho alcune idee e valutazioni, ci sono stati dei passaggi che hanno inciso. Vorrei ricordare alcune cose: ad esempio una penna autorevole come Claudio Pea un girone fa accusava chi aveva scelto Kuksiks, e ora è il miglior tiratore della lega. Oppure Wayns, che prima era individualista e non c’era modo per cercare di cambiarlo. Ora per lui passare e tirare è uguale. Tante sfumature hanno influito nella crescita del gruppo: ora siamo una squadra che lotta che ha piacere a passarsi la palla”.

lu.mastro.