Il campionato è iniziato con una sconfitta a Sassari. Sono passati cinque giorni dalla trasferta sarda, un tempo sufficiente per ricaricare le pile in vista del prossimo impegno. Domenica 9 ottobre, alle 18.15, la Openjobmetis ospiterà la Pasta Reggia Caserta. Moretti ha parlato così dell’imminente confronto con la formazione campana: “Giochiamo contro una squadra che ha un altissimo tasso di talento, con una discreta profondità nel roster. Hanno battuto Reggio Emilia allo scadere e quindi saranno carichi dopo una vittoria così prestigiosa. Piace la loro capacità di fare attacco con un solista come Edgar Sosa, che può emergere, ma che nel contesto generale non è l’unico che brilla. Gli italiani hanno una notevole considerazione nel loro sistema e i lunghi sono ottimi giocatori”.

Il coach ha poi proseguito parlando della settimana che ha preceduto la partita: “Noi abbiamo fatto una settimana di lavoro che assieme alla prossima ci accompagnerà al nostro cammino da due partite a settimana. Abbiamo avuto un paio di inconvenienti con Anosike e Campani, che hanno dovuto rallentare i ritmi di lavoro. Dobbiamo mettere, anche nella prossima settimana, nel mirino quelle situazioni di equilibrio di squadra che ci mancano per raggiungere la percentuale di resa che ancora non abbiamo. È un momento delicato della nostra stagione, in cui iniziano le gare in cui conta la posta in palio. Dovremo quindi affrontare questa gara con lo spirito di chi vuole con determinazione i due punti”.

Il centro biancorosso O.D.Anosike ha avuto un problema fisico in settimana, ma sarà della partita: “Come caratteristiche individuali è un giocatore di quantità, che ha qualità che vengono fuori stando molto tempo in campo. A Sassari ha messo in atto anche più di una giocata di qualità, se lo farà spesso non potrà che farci piacere. Si trova a suo agio in situazioni dinamiche, ma non disprezza far giocate per i compagni: ha capacità di passaggio di notevoli e comunque è un giocatore intelligente. L’intesa con Maynor? I nostri cinque giocatori principali che sono entrati a disposizione solo venti giorni fa, quindi serve ancora tempo per sviluppare il nostro gioco. Non si può ridurre all’asse play-pivot la responsabilità di una situazione che è molto più complessa”.

Moretti si è poi detto soddisfatto della cornice di pubblico che ha accompagnato la sfida di ritorno del Qualification Round di Champions League:“Con il Benfica c’è stato un bell’ambiente, una buona coreografia di pubblico considerando il giorno in cui la partita si è disputata. Domenica mi aspetto un’atmosfera speciale. Noi abbiamo più da perdere rispetto a Caserta, ma mi aspetto una squadra lucida e pronta. Quest’anno abbiamo una squadra consapevole, sono molto contento della coscienza che hanno i giocatori riguardo a quel che serve per giocare qua. La maglia di Varese è pesante, ma non mancherà il senso di responsabilità”.

Una sfida nella sfida sarà quella che Kangur e compagni dovranno affrontare per tenere testa ai lunghi di Caserta, Czyz e Watt:“Sanno trattare benissimo la palla, sono bidimensionali e molto pericolosi. La loro struttura dei lunghi assomiglia alla nostra dell’anno scorso, con grandi capacità fronte e spalle a canestro. Non sarà facile, dovremo capire come adattare la nostra difesa e una sola soluzione sicuramente non basterà”.

Ma è vero che Varese in estate è stata vicina a firmare Czyz, l’autentico protagonista della vittoria casertana su Reggio Emilia? “Non aveva bisogno della prestazione con Reggio per consolidare la sua forza. Con lui, per prenderlo, noi abbiamo giocato l’asso di coppe e Caserta il sette di denari. Lui ha scelto la seconda opzione”.

Non poteva mancare un commento sulla sentenza odierna, che ha portato alla revoca dei cinque titoli vinti dalla Mens Sana Siena tra il 2012 e il 2013:“Non sono toccato personalmente perché negli anni del dominio Mens Sana non ho mai toccato certe acque. Però io sono a cresciuto a Siena, mia moglie è di quelle terre e quindi stiamo parlando di persone che ho conosciuto anche fuori dal basket. Sono vicende che colpiscono al di là dell’aspetto sportivo. Entrando nel merito, penso che certe cose abbiano condizionato quel periodo in maniera sensibile, per cui trovo che se gli organi competenti abbiano agito in tal senso bisogna prenderne atto senza commentare, con molta freddezza. Evidentemente c’erano i presupposti per prendere questa decisione, bisogna voltare pagina e guardare al futuro”.