All’andata, 64-60 per Tavernerio, il “battesimo”. Un girone dopo, però, ecco che gli Amici della Pallacanestro Varese rendono a Tavernerio, in versione riveduta e corretta, la “cresima” e trattasi di uno sberlone (82-49) di quelli che non ammettono repliche.
“Abbiamo giocato una buona gara, ricca di intensità sui due lati del campo come da copione, ma soprattutto – dice Alessandro Grati, assistente e anche qualcosa di più della coppia Meneghin-Triacca -, di grande attenzione e lucidità in fase offensiva. Il nostro attacco, al di là degli avversari, ha prodotto tante opportunità che hanno premiato quattro uomini in doppia cifra e dieci giocatori a referto sugli undici utilizzati e, ancora, una continuità di rendimento che, ai nostri occhi, rappresenta l’aspetto più importante per un gruppo di giovani che, come noto, accusa frequenti alti e bassi e livelli di rendimento totalmente differenti tra partite in casa e quelle in trasferta”.
Non a caso, lontano da Masnago avete spesso rimediato “scoppoloni”.
“Abbastanza normale che sia così e – continua coach Grati -, del tutto legittimo che ragazzi ancora giovani e con poca esperienza come i nostri sfoderino, specialmente fuori casa, prestazioni altalenanti poiché privi dei riferimenti abituali e senza le certezze che potrebbero sostenerli. Lontano da Varese, quando si affrontano avversari più esperti, servirebbero lucidità e freddezza che si acquisiscono solo col tempo. Passi in avanti ne abbiamo fatti e continueremo a farne, ma questo è un gap che si riempie solo giocando, giocando e ancora giocando. Detto questo siamo comunque contenti sia per i risultati ottenuti, sia per i costanti progressi mostrati da tutto il gruppo. In particolare se si considera che, per infortuni di varia natura, abbiamo dovuto fare a meno di diversi giocatori e per questa ragione in palestra non abbiamo mai potuto lavorare a pieno organico”.
Da osservatore molto coinvolto, come vedi la lotta per la salvezza diretta e la zona-playout?
“La classifica parla da sola: ci sono sette squadre raggruppate in soli quattro punti e, di fatto, un grandissimo equilibrio. Fare previsioni è rischioso, pericoloso e certamente inutile perché le gerarchie si rinnovano ad ogni settimana. Basta guardare, per esempio, a Bollate che fino ad un mese fa sembrava spacciata insieme a Tavernerio, mentre oggi, grazie ad uno straordinario colpo di coda si è molto avvicinata alla zona che vale la salvezza diretta. Per tutto ciò ho una sola certezza: bisognerà lottare duramente fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata”.
Invece, da osservatore neutrale, per ora, prova a fare la tua analisi per la zona-playoff…
“Cerro, squadra che noi abbiamo battuto, resta comunque la più forte perché quadrata, esperta, completa in tutti i ruoli e capace di produrre molto anche grazie ad una panchina ricca di qualità ed esperienza. Dietro di loro piazzo Cadorago, team che annovera individualità di altra categoria come Tacchini e Casati; Castronno, altra formazione completa, esperta e ben equilibrata e infine Cantù, squadra che per talento è forse la migliore, ma abbiamo un po’ tutti l’impressione che non sempre scenda in campo con la giusta “garra” per vincere le partite. In verità, nel gruppetto potrebbero starci anche Rovello, che però spesso inciampa, e Gallarate che sta perdendo terreno e pur avendo vinto contro di noi non mi ha fatto impazzire sul piano della coralità del gioco. Insomma, anche qui prevedo lotta apertissima, ma due griglia ben distinte. I playoff “alti” per le prime quattro e quelli bassi per le altre…”.


SEDICESIMA GIORNATA

Gallarate-Cerro M. 59-72
Cadorago-Luino 88-78
Bollate-Bosto 66-58
Amici Pallacanestro Varese-Tavernerio 82-49
Tradate-ABA Legnano 68-55
Cassano M.-Rovello 74-64
Cantù-Fagnano O. 83-49
Lentate-Castronno 65-67

CLASSIFICA
Cerro 28; Cadorago, Castronno, Cantù 24; Rovello 22; Gallarate Tradate 20; Lentate 18; Fagnano, Bosto, Bollate 12, Cassano, Pallacanestro Varese 10; Luino, ABA Legnano 8; Tavernerio 2.

 Massimo Turconi