Partiamo da un indovinello semplice semplice: se dico 36 punti in 15 giornate, miglior attacco con la bellezza di 38 gol, seconda miglior difesa con un passivo di 14 reti subite, ed un primato che vale non solo la testa della classifica, ma anche un distacco di 8 lunghezze sulla seconda, quale squadra vi viene in mente? La risposta è unanime: il Busto 81. castellanzese-busto81_12
Dopo un girone d’andata ai limiti della perfezione, tra sette giorni si ripartirà con la 2° manche di un campionato che, al momento, li vede protagonisti assoluti, ed in via Valle Olona si scalpita per tornare in pista quanto prima.
L’estate scorsa il rinnovamento c’era stato, nonostante una buonissima stagione in una categoria che per la prima volta li aveva accolti, ma cambiare significava “crescere”, migliorarsi e, perché no, puntare all’attacco di una serie prestigiosa come l’eccellenza. Sotto i migliori auspici, con una rosa ampiamente all’altezza, e guidati ancora una volta da mister Paolo Crucitti, la stagione è iniziata a suon di vittorie e goleade, di bel gioco e consensi da parte di tutti gli addetti ai lavori. Una società fresca e preparata, che chi vive preferisce chiamare molto più comunemente “famiglia”, non è altro che la cornice perfetta per una squadra che in queste domeniche ha saputo comporre una sinfonia armoniosa. Gli interpreti sono “solo” dei ragazzi che “giocano” a fare i calciatori, e che il più delle volte ci riescono da veri professionisti.  Numeri alla mano, quest’anno l’asse biancorosso si sta dimostrando solido e completo, dalla difesa all’attacco, passando per un centrocampo giovane e di qualità. Difficile stilare una classifica di meriti, o trovare le armi più incisive, certo è che di corsa, estro e gol, se ne sono registrate in abbondanza. E chi meglio di un difensore dalla spinta costante, di un centrocampista metronomo dai lanci col contagiri e di un attaccante – macchina da gol, a rappresentarle?

alessio cimino Alessio Cimino, terzino sinistro classe ’95, è uno dei pochi superstiti della passata stagione, nonostante la scorsa estate si pensava potesse andar via. Ma alla fine, mister e dirigenza, non hanno voluto privarsi del loro “pendolino” e il difensore ha risposato la causa bustocca. “E sono felice di aver creduto in questo progetto perché non solo stiamo andando benissimo, ma abbiamo creato davvero un bel gruppo”. “Sapevamo di essere forti – prosegue Cimino – ma io per primo non avrei immaginato di chiudere l’andata così in alto e con questo distacco, credevo che alcune squadre ci potessero dare più fastidio”. Quali? “Sicuramente Castellanzese, poi Cairate ed Olimpia, che sono quelle che mi aspetto risalgano nel girone di ritorno”. Invariato il rapporto con il mister, di cui ha la piena fiducia, e di cui ammira la sicurezza, Alessio ad oggi è soddisfatto del suo operato, anche se da qualche settimana la pubalgia lo sta tenendo ai box: “Purtroppo sono un po’ giù per questo infortunio, non ci voleva, spero di rimettermi quanto prima, ma per il resto sono contento, ho sempre giocato, mi sacrifico molto e segno di meno (1 gol per lui) ma solo perché ci pensano quelli davanti a farlo, io sono soddisfatto così e sono convinto che possiamo crescere ancora, soprattutto dietro”. Alla domanda “C’è qualcuno che ti ha stupito particolarmente”, Cimino non ha dubbi: “Stiamo facendo tutti benissimo, ma se devo fare un nome dico Aloe, lo chiamiamo il mago perché fa dei numeri pazzeschi, lui ti permette davvero di fare il salto di qualità”. Per il mancino di casa Busto il segreto di questa squadra è…”La continuità e la sicurezza: nessuno è stato continuo come noi, ed ogni domenica quando scendiamo in campo partiamo a mille perché siamo sicuri, sappiamo esattamente cosa dobbiamo fare”.

Arriva dalla Roncalli, ma ha già masticato l’eccellenza in più di un’occasione, ogni domenica si accolla il numero dieci sulle lessandro casoratispalle e sforna assist da geometra, inventando spesso quella giocata che non ti aspetti: Alessandro Casorati, classe 1990, ha preso in mano le chiavi del centrocampo, ed insieme a Corrado, dirige magistralmente il reparto di mediana. “Adesso è facile dire che ho fatto la scelta giusta, ma sinceramente il progetto mi era sembrato serio fin da subito, con un chiaro obiettivo, vincere; stiamo lavorando bene e dovremo farlo ancora per i prossimi mesi, perché ormai dipende tutto da noi”. Poi prosegue: “Ci avrei messo la firma per arrivare al giro di boa così, pensavo invece fossimo nel calderone delle prime insieme a Castellanza, Cairate ed Olimpia: ecco quest’ultima credo sia la nostra vera antagonista perché ha tanta personalità e perché poi ha dalla sua anche il fattore campo”. Allenatore e gruppo nuovo, anche se diversi tuoi compagni li conoscevi già, come ti trovi? “Il mister è bravo, ti fa lavorare tanto, sa gestire bene la squadra, e dà possibilità a tutti, forse un po’ meno alla difesa, ma con lui c’è tanto da imparare; il gruppo è bellissimo, siamo uniti anche oltre il campo, e poi abbiamo la fortuna di giocare in un ambiente che è davvero familiare, dove non ci sono pressioni nonostante si aspettino molto da noi, perché credono in noi”. Per scegliere il compagno che più l’ha impressionato, Casorati si guarda alle spalle: “Dico Broggini: è solido e compatto, però credo anche che il gruppo dei più giovani sia sveglio e di qualità”. Per il perno di centrocampo il segreto di questo Busto 81 è…”La continuità e l’ambiente: ripeto, il fatto di non avere pressioni, di essere liberi di fare esattamente ciò che ci riesce meglio, penso sia una virtù non da poco”.

Che sia di destro, di sinistro, di precisione, di potenza, su calcio da fermo, fa poca differenza, quello che conta è che la sfera nicola aloefinisca sempre in rete: è più o meno questo il mantra di Nicola Aloe, attaccante classe ’85, che oltre la vetta con il Busto si prende anche quella di capocannoniere del girone con 11 gol. Anche lui in arrivo dalla Roncalli, nel suo destino c’erano evidentemente i biancorossi, che avevano bussato alla sua porta già due anni fa: “Mi avevano già cercato l’anno prima, ma io arrivavo da un serio infortunio e alla fine feci una scelta diversa, il fatto però che mi abbiano ricercato ancora mi ha fatto piacere, e alla fine ho optato per questa società e sono felice della mia scelta”. Perché? “Perché al di là dei risultati in campo, mi ritrovo in una società sana, che fa le cose con criterio, che non mette pressioni: è l’ambiente ideale per divertirsi e fare bene”. Neanche Aloe si aspettava, però, un primato così deciso: “Beh le ambizioni c’erano fin dall’inizio, le stiamo rispettando alla grande, ma partita dopo partita abbiamo acquisito anche più consapevolezza, e lo dimostrano i risultati così larghi e le prestazioni; penso inoltre che il pareggio acciuffato quasi allo scadere con la Castellanzese ci abbia dato qualcosa in più”. Tra le avversarie un occhio di riguardo per l’Olimpia: “A mio avviso la più attrezzata, molto forte davanti, gli è mancata continuità”. Ottimo il rapporto con il misterUna piacevole sorpresa, abile a gestire una rosa folta”, e con la squadraI miei compagni sono insopportabili”, afferma scherzando, ma poi aggiunge: “Un gruppo fantastico, ci divertiamo molto, spiace per chi è andato via”. A livello personale il centravanti non può che essere felice: “Di solito è il girone di ritorno quello dove faccio meglio, ma ciò che conta è star bene”. In chiusura, per il bomber biancorosso un doppio segreto in casa Busto: “Esperienza e coesione: l’esperienza di alcuni giocatori abituati a stare in alto, ma ancora di più la coesione di questo gruppo; se rimarremo così uniti, non dovremo temere nessuno”.

I pronostici sono, dunque, dalla loro parte, ma per le scommesse è presto, anche perché la scaramanzia è d’obbligo. Ma una scommessa la facciamo noi e cioè che, comunque andrà, il Busto 81 saprà stupire ancora molto da qui ad aprile.
Nel frattempo oggi pomeriggio amichevole di lusso con il Legnano, per provare ad assaggiare quella categoria chiamata eccellenza che, ormai, sembra più di un sogno.

 

Mariella Lamonica