La desolante sconfitta di Klaipeda getta molte ombre sull’inizio di stagione della Openjobmetis, essendo di fatto il primo passo falso compiuto da Moretti e dai suoi (le sconfitte di Varese fino a ieri erano quella “positiva” del ritorno del preliminare contro il Benfica e le due trasferte a Sassari e Milano, dove i biancorossi avevano disputato prove onorevoli), non tanto per l’effettivo risultato (ampiamente pronosticabile, contro una squadra che ha disputato l’Eurolega la scorsa stagione) quanto per l’atteggiamento negativo con il quale è stata affrontata la partita.

A tratti è sembrato di vedere lo spaesamento tipico delle prime trasferte di FibaCup della scorsa stagione, quando persino a Larnaco non si riuscì ad ottenere una vittoria. Aldilà delle questioni tattiche (che si sono rivelate di primaria importanza nella partita di ieri), bisogna cambiare la mentalità con la quale si affrontano le trasferte di coppa, perché è grazie a queste che Varese può guadagnare la credibilità e la reputazione necessaria in campo europeo. È difficile credere che giocatori come Maynor, che ha disputato le finali NBA, o Eyenga, abituato a palcoscenici di massimo livello europeo, abbiano disputato prove così insipide, anche e soprattutto venendo dalla spettacolare vittoria casalinga contro Brindisi.

L’interpretazione tattica della partita ha ovviamente lasciato molto a desiderare, proprio perché molti temi sui quali Varese aveva lavorato molto bene in campionato sono risultati ampiamente insufficienti in coppa. Prima su tutte la difesa sul pick and roll centrale, che ieri ha visto come protagonisti negativi non solo gli esterni, ma anche Anosike e Pelle, troppo lenti e poco svegli nell’interpretare le letture di Klimavicius e Grant, coordinati da un ottimo Larry Drew (che, sbilanciandosi un po’, è giocatore da Eurolega).

Anche offensivamente Varese ha disputato una brutta partita, soffrendo troppo la pressione dei lituani ad inizio azione e non riuscendo ad esaltarsi in contropiede, per sfruttare il maggior atletismo. A Pistoia serve una reazione di carattere, ma saranno le trasferte di coppa a dimostrare fino a dove può arrivare questa Varese.

Marco Mastrorilli