Destinazione Chalon. Alla semifinale che inaugurerà le Final Four di Fiba Cup mancano solamente tre giorni. L’Openjobmetis si ritroverà oggi pomeriggio in palestra per preparare la sfida contro i francesi, mentre domani pomeriggio dopo pranzo – e dopo l’allenamento mattutino – partirà alla volta di Chalon in pullman, dove arriverà verso le otto di sera. Oggi, coach Moretti e il presidente Coppa hanno incontrato la stampa a Palazzo Estense, raccontando gioie, problemi e desideri della Varese attuale. Ma la conferenza è stata aperta dal sindaco Fontana, che giura: “Sono qui solo da tifoso. Sono molto felice della seconda parte di campionato, ho ricominciato ad andare al palazzetto con piacere. Vedo una squadra, ed è merito dell’allenatore e del suo lavoro e della società, che ha mantenuto la rotta. Ora continuate così”. Gli fa eco l’assessore allo sport Maria Ida Piazza: “Siamo orgogliosi di vedere Varese partecipare a questa competizione. Con scaramanzia, dico un grande in bocca al lupo, incrociando le dita”.

Uno dei protagonisti di questo epilogo insperato è sicuramente Paolo Moretti, che ha saputo dare alla squadra una vera identità che le ha permesso di fare strada. “Innanzitutto ringrazio il sindaco per tutti i complimenti – esordisce – che voglio condividere con chi con me è riuscito a far cambiare il volto di una squadra che era in difficoltà. Un buon allenatore non può prescindere dalla società che lo protegge. All’inizio non è stato facile: c’erano giocatori che per diversi motivi non erano messi nelle condizioni di esprimersi al meglio. Poi, siamo stato bravi a scegliere le persone giuste e la fortuna è anche girata. Gli innesti sono stati scelti anche e soprattutto per il lato umano, e i miglioramenti si sono visti. Ad esempio, abbiamo deciso di tenere Wayns e di spostarlo di una posizione, e la scelta ha dato i suoi frutti. È un giocatore che non è neppure il fratello di quello che era a inizio stagione”. Ora, più che al passato, si guarda al futuro, quindi alla Francia. “In inverno ho avuto un breve colloquio col sindaco, nel momento in cui soffrivamo di più. Allora la coppa rallentava moltissimo la ricerca della chimica, mentre oggi è una spinta straordinaria per fare qualcosa di speciale, e l’occasione per farsi vedere anche a livello europeo. I nostri tifosi potranno rivivere pagine importanti della loro storia sportiva. Contro Chalon dovremo giocare una partita solidissima, ma li dovremo mettere in difficoltà. Andiamo lì con grande orgoglio, un pizzico di ambizione e la voglia di fare qualcosa di speciale”. D’altronde, il momento della Pallacanestro Varese è davvero magico: in campionato sono quattro le vittorie consecutive. “Ora non spingiamo più – continua Moretti -, anche perché con le prossime partite così compresse in termini di tempo dobbiamo solo pensare di esprimerci al meglio delle nostre possibilità. Tutto è nelle mani dei nostri giocatori, e oramai non c’è né modo né tempo per mettere qualcosa in programma per migliorare”. Nonostante il calendario porterà l’Openjobmetis ad affrontare tre partite in sei giorni (le F4 e Cantù), Moretti non è preoccupato. “Le ultime due vittorie fortificano il pensiero che la squadra è in fiducia. Nelle ultime 9 giornate saremmo secondi in classifica con 7 vittorie. Oggi stiamo bene e con grande convinzione nei nostri mezzi. Ovvio, avremo qualche problema a giocare venerdì, domenica e mercoledì, ma fanculo i problemi, giochiamo e vediamo come va. Non è ancora tempo di tirare le somme, ma di 47 partite stagionali ne abbiamo vinte 27 e perse 21, uno score che in campionato ci porterebbe facilmente nelle prime 4 posizioni. Siamo orgogliosi di raccontare una stagione interessante”.

Concetti raccontati anche dal presidente Coppa – seduto accanto a Moretti -, che per primo ha creduto nell’importanza di giocare questa coppa. “Sì – conferma -, inizialmente ho avuto l’idea di provarci, e lo staff ha tenuto duro. Così come abbiamo tenuto duro nei mesi difficili. Abbiamo avuto la forza di crederci e andare avanti e usare la coppa per compattare il gruppo. Sono felice e orgoglioso che tutti possano godere delle Final Four, anche se sono dispiaciuto che non si giocheranno a Varese. Ringrazio comunque chi ci ha appoggiato, e inoltre i cavalieri Rasizza e Cimberio, che ci hanno sempre supportato”.

Luca Mastrorilli