Il calcio a Gallarate è ufficialmente rinato. Parola del presidente della Gallaratese Calcio, Ciro Intermite che, con il suo staff, sta riuscendo a riportare grande entusiasmo in una piazza che negli ultimi anni ha subito considerevoli delusioni.

Gallarate deve aspirare a qualcosa di più – sottolinea Intermite -; noi siamo ripartiti dalla Terza Categoria dopo qualche anno senza calcio in città. Abbiamo allestito una rosa importante perchè puntiamo a risalire, ma senza strafare e ciò deve essere chiaro a tutti. In passato la Gallaratese ha già fatto la “grande scalata”, ma i tempi non sono più quelli di una volta. A Gallarate è difficile trovare imprenditori o comunque industriali che vogliano dare una mano concreta. Le nostre porte sono comunque aperte a tutti: la nostra infatti è una società che adotta una politica con principi seri e sani. I ragazzi alla domenica pranzano tutti insieme, proprio perchè per noi il concetto di gruppo è fondamentale. La squadra viene prima di tutto“.

Il “Pres” torna ad occuparsi della questione dello stadio:Il “Maino” da sempre è la casa della Gallaratese che è anche ente morale; disputiamo lì partite e rifiniture anche perchè non abbiamo un secondo campo per l’allenamento. Speriamo che con l’Amministrazione comunale si riesca a trovare presto un accordo, anche perchè dalla prossima stagione vorremmo avere Juniores e Allievi provinciali. Abbiamo già attivato dei contatti con delle società di puro settore giovanile a Gallarate, perchè per noi le basi per fare bene ci sono davvero“.

Per ora la Gallaratese è in testa alla classifica. “La nostra è una buona rosa e vedremo se sarà possibile inserire qualche giocatore per renderla ancora più competitiva. Delle squadre affrontate finora l’Angera ha dimostrato di avere un ottimo collettivo. Il nostro obiettivo è cercare di vincere il campionato e la nostra organizzazione societaria è già da categorie superiori. Chi ha sposato la causa della Gallaratese è il mister Pierluigi Contaldo, che è sceso fino in Terza categoria accettando in toto il progetto ambizioso della nuova dirigenza“.

Andrea Paleari