Varesino DOC ma emigrato a Trapani per seguire Ducarello, ha scambiato due parole con noi Matteo Jemoli.

 La stagione che è terminata è stata la prima per te fuori da Varese ma anche la prima come secondo allenatore. Che bilancio dai, sia da un punto di vista di squadra sia da un punto di vista personale?

E’ stata una buona stagione. Siamo usciti in gara 5 con Brescia, che poi è salita. Una stagione caratterizzata da diversi infortuni e da tanta sfortuna ma i ragazzi durante l’anno sono stati bravi ad allenarsi con intensità e lottare sempre, anche in partite dove c’erano solo 6/7 giocatori disponibili, ma si può sempre migliorare.
Per quanto mi riguarda è stata una bella stagione, come giustamente dicevi la prima fuori Varese e come vice allenatore. Sono cresciuto, ho fatto i miei errori e da quelli si riparte per crescere. Permettimi di dire una cosa… Vorrei ringraziare in modo particolare una nostra vecchia conoscenza, Stan Okoye: ha giocato gli ultimi mesi con noi in sostituzione di un infortunio e si è comportato da professionista serio. Gli auguro il meglio.

Con che obiettivi state ricostruendo la nuova squadra?

Abbiamo il vantaggio di ripartire da uno zoccolo duro dello scorso anno perché avevamo diversi giocatori sotto contratto con un biennale. Abbiamo firmato Carlton Scott che ha già giocato in Italia con Caserta mentre quest’anno avete potuto vederlo all’opera qui a Varese con la maglia di Anversa, durante la FIBA Cup.

Come mi dicevi, siete stati eliminati di Brescia. Hai visto all’opera Moss, un nome che ultimamente circola da queste parti…

Moss sarebbe ancora un fattore in serie A, è un giocatore che, nonostante gli anni, sa come stare in campo, come allenarsi e come vincere. Giocatori così è sempre meglio averceli in squadra. Se Varese lo prende fa un gran colpo.

Nel tuo percorso di crescita personale, quanto ti sta aiutando Ducarello?

Moltissimo. Mi trovo molto bene con lui, per quanto riguarda le decisioni in campo ma anche al di fuori della palestra. Abbiamo un bel rapporto. Alla fine la decisione finale giustamente è sua, però lascia sempre esprimere la propria idea e mi lascia i miei spazi. Ci completiamo bene.

 Da cosa deve ripartire Varese?

Sicuramente il fatto di aver riconfermato i tre italiani e Kangur è importante. Sono molto contento specialmente per il rinnovo di Kristjan, ragazzo che conosco bene e che può dare stabilità sia in campo sia negli spogliatoi. Adesso è importante azzeccare gli americani. Bisogna ripartire anche dall’entusiasmo del finale di stagione.

Cosa fa l’Italia al preolimpico?

Farà bene, andranno alle olimpiadi. C’è tutto: un grande allenatore, il fattore campo, una bella squadra.

AM
(foto: pallacanestrotrapani.it)