Una stagione a più volti, ma che ha permesso all’Openjobmetis di lottare fino all’ultimo sia in Europa che in Italia. Uno degli artefici dei successi varesini è stato sicuramente coach Moretti, che ha saputo mantenere la rotta nei momenti più difficili. “È stata un’annata – ha detto Moretti ai canali social biancorossi – che ci ha visto protagonisti in Europa e lottare per un posto playoff fino agli ultimi secondi della trentesima giornata di campionato. Alla vigilia della stagione avevamo parlato di playoff come obiettivo stagionale, però è anche vero che in quei giorni non avevamo in mente di partecipare alla FIBA Europe Cup”. E proprio la Fiba Cup ha regalato il sogno più grande ai tifosi biancorossi, con l’opportunità di riportare un trofeo internazionale a Varese dopo trent’anni. “Ma il giudizio complessivo della stagione non può che essere positivo. La stagione europea è stata straordinaria: una cavalcata di venti partite con tredici vittorie e sette sconfitte, una competizione che è andata in crescendo e che si è chiusa con una due giorni a Chalon ricca di emozioni, di bellissime sensazioni, chiusa con l’amaro di una sconfitta immeritata che però ha riacceso nel cuore di tutti i tifosi biancorossi un grande amore per il basket, per i nostri colori e per il club”.

Discorso diverso per il campionato: partita per raggiungere i playoff – obiettivo dichiarato -, Varese ha avuto l’opportunità per centrare la postseason dopo una stagione molto difficile, conclusa con una rimonta super: “In campionato sicuramente non mi posso nascondere dal fatto che l’obiettivo playoff è sfumato con un record comunque positivo di quattordici vittorie e sedici sconfitte. Ma abbiamo chiuso l’anno con meno uno di media inglese, abbiamo battuto squadre importanti e abbiamo consolidato un gruppo di giocatori che ci ha dato grandi soddisfazioni. Li abbiamo visti crescere, migliorare individualmente e creare una chimica straordinaria che alla fine mi ha fatto emozionare”.

Emozioni che si sono trasformate concretamente nel sogno playoff, sfumato definitivamente a Cantù: “Voglio chiudere l’analisi parlando del quarto periodo giocato a Cantù: dieci minuti che mi hanno emozionato perché sotto di diciassette e in crisi energetica, la squadra ha provato a raschiare il fondo del barile cercando di riaprire la partita con tutte le energie mentali e fisiche rimaste. Sono soddisfatto di tutto questo anche se i playoff sono sfumati. Lottando abbiamo comunque dato delle buonissime sensazioni”. Ma alla fine, il bilancio può davvero essere positivo, considerando anche il seguito che Varese ha avuto soprattutto nell’ultimo periodo e il confronto con la scorsa stagione: “L’aver risvegliato la passione nei tifosi è però il risultato più importante di quest’anno. Rispetto alla passata stagione i numeri del campionato parlano di ventotto punti invece di ventiquattro con una manifestazione europea sulle spalle che ha condizionato fortemente il cammino in regular season. I numeri sono sicuramente un buon risultato ma la cosa più bella è l’aver riacceso una passione enorme, un grande entusiasmo e l’amore per il club. Adesso bisognerà ripartire da questo risultato cercando di mantenerlo nella prossima stagione con la possibilità di coltivarlo con risultati migliori”.

lu.mastro.