Massimo Bulleri, 39 anni appena compiuti, è arrivato a Varese il 12 agosto scorso per allenarsi insieme alla squadra; il suo impegno e le sue caratteristiche hanno convinto a tal punto coach Moretti e la società che pochi giorni fa ha firmato un contratto annuale che lo lega alla Openjobmetis Pallacanestro Varese. Dopo tantissima A1 (18 campionati, 558 presenze e 4142 punti) e la parentesi dello scorso anno al Ferentino in A2, Bulleri torna dunque sul massimo palcoscenico del basket italiano.
“Sono molto contento di essere a Varese e di calcare di nuovo i parquet di Serie A1. Devo dei grazie: in primis alla società, poi allo staff e ai miei compagni che mi hanno accolto come uno di loro fin dal primo giorno. Inoltre, anche i tifosi varesini mi hanno fatto percepire tutto il loro calore; in passato al PalaWhirlpool non sono stato molto applaudito e dunque l’accoglienza positiva che mi hanno riservato mi ha fatto un enorme piacere e mi ha sorpreso anche un po’”.
Da avversario, appunto, il ricordo che Bulleri ha ben stampato nella sua mente risale alla stagione 2013/2014: “Sono venuto a Varese con Brindisi e la vittoria contro i biancorossi ci ha lanciati al primo posto in classifica alla fine del girone di andata. Quella è stata la mia ultima partita qui perchè nell’annata successiva non ho giocato per un problema fisico e l’anno scorso non ero in A1“.

BULLERI77I match ufficiali stanno per arrivare e Bulleri ha un’ottima considerazione della Varese che coach Moretti sta plasmando: “In spogliatoio c’è una bellissima aria, c’è entusiasmo e freschezza e spetta a noi riuscire a mantenere questa atmosfera per tutta la stagione. Dal punto di vista tecnico, è difficile dire a che livello siamo, ma quello che so con certezza è che abbiamo ampi margini di miglioramento. In questo mese, infatti, raramente ci siamo allenati tutti insieme a causa di molti infortuni; appena cominceremo a lavorare con continuità a ranghi completi cresceremo esponenzialmente. Quello che vogliamo è stare nella parte alta della classifica“. Entrando nello specifico, il toscano prova a delineare la scala di valori del prossimo campionato: “Milano si propone di nuovo come la favorita numero 1, con un gradino più sotto Reggio Emilia, Venezia e Sassari; a seguire metterei Avellino e a scendere vedo grande incertezza tra il quinto/sesto posto e il dodicesimo/tredicesimo. Nel bene e nel male non sempre le previsioni estive sono rispettate”.
Varese, oltre al campionato, vuole fare bene anche in Coppa. “Sono abituato alle coppe e al doppio impegno settimanale. Penso che sia un dispendio importante dal punto di vista fisico ma soprattutto da quello mentale. Infatti, ci vuole grande equilibrio nel momento in cui si perdono o si vincono più partite consecutive; non si dovrà essere estremi in un senso né nell’altro. Per ora, però, la nostra testa è al Benfica e a conquistare l’accesso alla Champions League“.

Il Bullo svela, poi, la telefonata di Coldebella: “E’ stata completamente inaspettata. Il Direttore Generale è stato molto chiaro: mi ha proposto di venire a Varese per allenarmi e non mi ha dato illusioni di essere riconfermato. Ho accettato subito perchè avevo solo da guadagnarci ad allenarmi con una vera squadra e condividere con altri le fatiche estive. In quelle settimane di lavoro ho sperato che mi potesse essere proposto un contratto, ma non mi sono voluto illudere. Ora sono molto contento di come siano andate le cose”. E Bulleri non si dà limiti: “Già solo per la mia età, sono quello in spogliatoio che ha più esperienza e che umanamente può dare di più. Conto di portare tanta energia nel gruppo e in campo e, nello stesso tempo, se ci sarà da dire qualcosa a qualcuno non mi tirerò indietro“.

Laura Paganini