Dovevano difendere il titolo conquistato lo scorso anno e ci sono riusciti: il Caffettino vince la 10° edizione del Memorial Roggiani dopo una finale intensa e tutt’altro che scontata, merito anche di una Dynamo Boss mai doma che ha provato fino alla fine a rimanere in partita.
A sbloccare la gara ci pensa Amelotti con il suo solito sinistro imprendibile nell’angolino, lo stesso angolino in cui trova gloria anche bomber Cinotti poco dopo, non prima pero’ dell’1-1 firmato Monachello, abile a risolvere a spizzare in area. La ripresa vede i biancorossi molto propositivi, ma un Rovetta in formato super, nega la gioia del gol più volte a Baglio e compagni. Fin quando la chiude ancora Amelotti, che anticipa la retroguardia avversaria in una ripartenza e non sbaglia il colpo del ko.
Al triplice fischio è festa Caffettino che viene insignito anche di due riconoscimenti individuali quali il titolo di capocannoniere (Mattia Cinotti con 8 reti) e di miglior portiere (Filippo Teseo). Il miglior giocatore se lo aggiudica, invece, Mattia Ghizzi, dell’Imbiancature Castellaneta.
E proprio la squadra gialloblù conclude in goleada la finalina per la medaglia di bronzo contro Mv Motoseghe: 8-2 grazie alle doppiette di Bosetti, Ghizzi e Paolillo e alle marcature di Disconzi e Libralon, a dispetto di Antodicola e Mattavelli che non sono bastati per mettere in discussione il match.
Si conclude così l’ennesima edizione da record per il torneo organizzato presso l’oratorio di S. Giulio. I grazie al termine, quelli che Franco Pagano dispensa con entusiamo, sono per tutta l’organizzazione, per i collaboratori dello stand gastronomico, per l’oratorio e per Don Gabriele, presentissimo anche in questa serata conclusiva e per il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno, che ha concluso gli interventi sottolineando la bellezza di fare sport e congratulandosi con gli artefici della kermesse.
Non manca, infine, un saluto a Luca Roggiani, scomparso ormai dieci anni fa, ma di cui la memoria è sempre viva in un ambiente che, con questo torneo, continua a ricordarlo con gioia. L’appuntamento non può che essere per il prossimo anno.

Mariella Lamonica

 

Foto di David Franciamore