Simone Moretti, neo attaccante del Varese , ha realizzato il suo sogno di tornare ad indossare i colori biancorossi dopo gli anni nel Settore Giovanile. Il classe 1983 ex Bustese, Varesina e Caronnese, è stato il secondo acquisto di questa finestra invernale di mercato e ha esordito con gol a Gozzano.
 Cosa significa per te indossare questa maglia?
«È  più di un sogno. Per me è il massimo, non potevo chiedere di più, non posso desiderare di meglio. Ho  una motivazione che non ho mai avuto in tutta la mia carriera. Sono consapevole del ruolo che mi spetta; essere profeta in patria non è mai facile, ma ci voglio provare e non lesinerò neanche una goccia di sudore».
Cresciuto nel Varese, che ricordi hai?
«Sono stati qui 15 anni dagli esordienti sino alla prima squadra di Beretta in C1. Quello più bello è sicuramente l’emozione provata in ritiro in prima squadra. Me lo ricordo ancora, sono cose che non si dimenticano. Mister Maroni, ai tempi della Beretti, e anche Tomasoni quando ero negli Allievi Nazionali mi hanno dato tanto».
Che gruppo hai trovato?
«Sono arrivato in punta di piedi in un gruppo già rodato e con grande motivazione. Ho trovato uno staff e una squadra che lavora sodo. Mi sono ambientato benissimo. I ragazzi stanno bene insieme, non c’è invidia e c’è grande voglia di lottare. Li ringrazio tutti per avermelo subito trasmetto».
E mister Baiano?
«Mi è piaciuto subito. Ha un grande carisma e ciò fa la differenza. Riesce a trasmetterci forza anche senza alzare la voce, lo trovo un grande pregio».
Quale è stato il momento più bello della tua carriera?
«Gli anni di Renate sono stati importanti; sono stati lì quattro stagioni e mi hanno dato tanto sotto tutti i punti di vista».
Il momento più difficile invece?
«Direi le due stagioni in cui mi sono infortunato al ginocchio. La prima volta a Renate, poi mi è capitato un anno fa alla Varesina. Per fortuna è acqua passata».
Il tuo collega Scapini è un po’ in difficoltà dal punto di vista del rendimento. Come si supera?
«Sono periodi che nelle stagioni sono all’ordine del giorno e tutti gli attaccanti lo sanno. Lui ha tanta esperienza e sa come affrontarli. Si deve continuare a credere in quello che si fa. Nelle partite che ho visto io gli è solo mancato il gol perché ha fatto tutto il resto. Ha dato l’anima, ma si sa che un attaccante che non va a segno è sempre nel torto. Tuttavia è la cosa più difficile da fare».
Che attaccante è Moretti?
«Una prima punta che ama giocare per la squadra; ho un grosso spirito di sacrificio, corro dietro agli avversari».
Il tuo gol più bello?
“Questa estate con la maglia della Bustese contro l’Inveruno, un tiro da metà campo. Il gol più bello e soprattutto più importante però, devo ancora realizzarlo”.
Veniamo al campionato, conosci molto bene la Serie D…
«Un campionato molto complicato. Le 4 o 5 squadre che sono là davanti lotteranno sino alla fine. A livello di rosa non vedo nessuno superiore al Varese».
Cosa ti aspetti dal girone di ritorno?
«Sarà un altro campionato. Le squadre in difficoltà tireranno fuori unghie e denti e ogni partita sarà durissima. Il nostro obiettivo è chiaro e dobbiamo affrontare ogni domenica come fosse l’ultima».
Si ripartirà in casa dal big match col Cuneo…
«Subito una partita di vitale importanza. La squadra è in salute e nell’ultimo mese e mezzo è cresciuta. Per noi sarà un bel banco di prova».

Elisa Cascioli