La vittoria contro l’Oldenburg tiene ancora vive le speranze varesine di passaggio del turno in Champions League: sono solo due, infatti, i punti che separano l’Openjobmetis dal quinto posto, attualmente occupato dal Paok di Salonicco, che garantirebbe l’accesso (a meno di non essere la peggior quinta classificata tra tutti i gironi) alla fase ad eliminazione diretta.

Un impresa non impossibile, quindi, soprattutto tenendo conto delle ottime indicazioni che sono arrivate dalla prestazione di ieri sera, come la percentuale da tre punti (6/16, 38%) e quella ai tiri liberi (20/22, 91%). Numeri che rispecchiano l’atteggiamento dei giocatori scesi in campo ieri sera, determinati e concentrati come poche altre volte in campo europeo. Nonostante alcune scelte rivedibili di Moretti, come la panchina a Maynor dopo un primo quarto dominato con 11 punti, o la troppa fiducia riposta in una difesa a zona che ha concesso troppi rimbalzi offensivi ai tedeschi, la squadra ha reagito molto bene ai periodi di blackout offensivo, trovando una forte identità di sacrificio nella propria metacampo e riuscendo a guadagnare punti facili, nei momenti decisivi della partita, grazie a transizioni e tiri liberi.

Sarà importante cercare di replicare questo atteggiamento anche in trasferta, siccome due degli scontri diretti per la qualificazione (contro Paok e Rosa Radom), vedranno Varese lontana dal PalaA2A, magari con un giocatore in più a roster: Dominique Johnson (ieri impiegato a lungo nella sconfitta dell’Alba a Mosca) rimane sempre il primo obiettivo nello spot di guardia, ma ieri si è visto ancora quanto sia necessario un numero 4 con spiccate doti offensive, cosa che Kangur non è in grado di garantire, né Eyenga (ancora una volta sublime in attacco) per più di un ristretto numero di minuti. Questa sarebbe un’opzione percorribile se Maynor dimostrasse di poter essere sempre così determinante, promuovendo definitivamente Bulleri a quarta guardia e contando sul tandem Avramovic-Cavaliero nello spot di 2. Una soluzione rischiosa, ma che ricorda a tratti quanto successo la scorsa stagione (la fiducia data a Ferrero dopo i tagli di Thompson e Shepherd): sarà fondamentale il derby di sabato per avere ulteriori indicazioni sulla ripresa dei biancorossi e per capire in quale ruolo intervenire sul mercato.

Marco Mastrorilli