Ed ecco la terza ed ultima parte della presentazione delle squadre del girone A, quella riservata a formazioni che per un motivo o per un altro mostrano qualche incognita in più, non tanto per le squadre in sé ma solo perché non  habitué di questo girone, motivo ulteriore per ambientarsi in fretta e “sorprendere”.

Partiamo dalla Guanzatese. Sabato 20 agosto tutti sugli attenti dalle ore 10, quando partirà il raduno ufficiale della prima squadra, da quest’anno affidata a Daniele Porro, giovane tecnico che ha già fatto vedere belle cose alla Bregnanese e che tenterà di sostituire egregiamente mister Torre (approdato al Lomazzo). Con lui anche qualche inserimento di qualità, ma soprattutto la promozione di ben 8 juniores che hanno conquistato il passaggio ai regionali a maggio; questo a dimostranza del fatto che la volontà del presidente Dubini e di tutti i suoi collaboratori di continuare su una linea verde, è sempre ben presente. Sesta lo scorso anno nel girone B con 42 punti, il desiderio è quello di aspirare a qualcosa in più, magari provando ad agganciare il treno playoff. La Guanzatese può nutrire belle speranze (e non solo).

Il testa a testa dello scorso anno con il Bulgarograsso alla fine ha visto la compagine della Gerenzanese spuntarla grazie alla vittoria sugli stessi nello spareggio finale, ed oggi la realtà è la prima categoria. Essere abbinati al girone A, quello non di consuetudine, può essere un’arma a doppio taglio perché se da un lato non si conosco avversarie e campi, dall’altro anche per le altre compagini non sarà facile avere a che fare con una squadra per lo più sconosciuta, essere poi una neopromossa spinge, solitamente, verso traguardi umili ma di tutto rispetto. Sulla base di queste premesse e con mister Notaro in panchina, la Gerenzanese può rivelarsi un’incognita da smascherare in fretta.

Un anno a rincorrere l’Union Tre Valli, arrivare a quattro punti ma non riuscir a salire in vetta,  evitare comunque i playoff di girone e guadagnarsi, poi, un ripescaggio in prima categoria: non si poteva chiedere altro alle società Luino e Maccagno fusesi lo scorso anno e capaci di ottenere risultati già più che soddisfacenti. In panchina ci sarà il confermatissimo coach De Berardinis, che ha già dato il via alla preparazione prima di Ferragosto, in campo scenderanno una buona dose di giovani in arrivo dalla propria juniores e ed alcuni pilastri d’esperienza con ad esempio il difensore Palillo. Il Luino Maccagno può spingersi oltre i proprio limiti.

Erano tanti i punti di domanda a ruotare intorno alla Mozzatese alla fine dell’anno, quando per un motivo o per un altro non si sapeva quale direzione avesse preso la società nei confronti della prima squadra. Alla fine si è optato per la continuità e l’iscrizione è arrivata per quest’ennesimo campionato in prima categoria e vedrà scendere in campo quasi interamente juniores che la scorsa stagione hanno fatto benissimo. Rispettata, quindi, la volontà del presidente Zerbinati di proseguire con la linea verde: ora la Mozzatese può (e deve) puntare sulla freschezza e l’entusiasmo.

In casa Vanzaghellese l’acquisizione del titolo del Leggiuno è andata a buon fine, ecco perché tra poche settimane sarà ufficialmente esordio in prima categoria. La società ha lavorato per costruire una rosa valida qualunque fosse l’esito della ratificazione, tant’è che sono diversi i nomi di spessore e validi anche per questa categoria come i centrocampisti Monza e Monaco, e gli attaccanti Falzetti e Napolitano, oltre che diversi giovani. A guidare i ragazzi in quest’avventura il tecnico Spinelli, che approda nel campionato lombardo senza averci mai né giocato né allenato, ma che porta con sé tanta voglia di rivalsa ed entusiasmo. La Vanzaghellese può incuriosire e incuriosirsi.

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Mariella Lamonica