Quindici punti in nove giornate di campionato: l’Uboldese è la rivelazione di questi primi due mesi di Promozione. Il quarto posto, in piena zona playoff a -4 e -5 rispettivamente da Base 96 Seveso, terza, e Gavirate, seconda, non può essere e non è frutto del caso. D’ora in poi tutte le altre pretendenti alla corsa playoff, comprese le due sopracitate, dovranno abituarsi a tenere d’occhio anche i rossoneri.

STATISTICHE
I numeri parlano chiaro, non c’è spazio per i dubbi: 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte per una squadra che in casa ha eretto un vero e proprio fortino. Nessuno mai è stato capace di sconfiggerla al Comunale di via Manzoni. Su 15 punti disponibili tra le mura amiche mister Maestroni e i suoi ragazzi ne hanno raccolti ben 11, grazie a tre vittorie, due pareggi e nessun passaggio a vuoto.Solo la Castellanzese dell’ex Milazzo, prima della classe a punteggio pieno, ha saputo fare di meglio. Fuori casa però sono emerse alcune difficoltà di rendimento. Solo 4 punti in altrettante partite giocate lontano da Uboldo. Le uniche due sconfitte infatti sono state patite in trasfertaed entrambe per 4-1.La prima in quel di Garbagnate all’esordio e l’altra Castellanza la scorsa settimana. Due zeri che ci stanno, soprattutto quello contro i neroverdi, e chenon intaccano una media punti complessiva da paura: 1,6 punti circa a partita. Insomma se l’Uboldese dovesse continuare su questa strada alcun obiettivo, primo fra tutti la salvezza, sarebbe precluso.

ATTACCO SUPER
Cifre che ritornano anche nella classifica marcatori. In testa c’è proprio Davide Tartaglione, vecchia conoscenza di Busto 81 e Castellanzese, che sta mantenendo le promesse fatte nel precampionato. Dopo nove turni ha già messo in buca 12 palloni e l’obiettivo è quota 20 reti. Un trend stratosferico che assicura finora un gol e più a partita da parte del bomber rossonero. Ma non finisce qui. Perché là davanti c’è da sbizzarrirsi con l’estro e la rapidità del giovane esterno offensivo Petruzzellis. E poi il fondamentale contributo alla manovra di Simone Maugeri, appena rientrato dall’infortunio e subito a segno, che con la sua fisicità garantisce il dovuto peso al reparto offensivo. Ma attenzione perché l’Uboldese non è solo attacco. I rossoneri hanno dimostrato di saper soffrire grazie ad una grande compattezza di squadra… e anche a qualche miracola di un portiere sempre più decisivo come Daniele Menegon.Importanti poi si sono rivelati gli esterni, offensivi e difensivi, nel 4-3-3 di Maestroni che ha fatto delle ripartenze veloci il proprio marchio di fabbrica. Come indispensabile è stato il lavoro di capitan Maiorano, un muro insormontabile lì in mediana, e la visione di gioco dell’uomo di esperienza Alessandro Amato.

EQUILIBRIO
La squadra è in costante crescita. Ci vuole un po’ di tempo per mettere assieme giocatori con mentalità e visioni differenti. Abbiamo costituito un bel gruppo di uominie questo è fondamentale per poter condividere le vittorie e le sconfitte”.Ecco il punto di vista del nuovo direttore sportivo rossonero, Alessandro Amato dopo queste prime nove giornate: “Il prossimo passo sarà trasformare l’entusiasmo in consapevolezza dei nostri mezzi, anche perché i nostri giovani sono veramente bravi e possiamo fare grandi cose”. Ma per il momento è meglio non sbilanciarsi. “Manteniamo un profilo basso. Non montiamoci la testa perché così non andremo da nessuna parte– conclude Amato –. Dobbiamo continuare a lavorare sodo e affrontare ogni partita con la stessa cattiveria messa in campo finora. Rispetto per tutti ma paura di nessuno”.

Alessio Colombo