Una questione di… Pelle. Lettori e amici mi perdoneranno certamente la battuta dozzinale, ma credo che sia anche l’unico per introdurre, o meglio, per spiegare il “feeling” che è immediatamente scattato tra Norvel Pelle e il pubblico varesino. Da tanti, tanti anni a Masnago, correvano le stagioni 2001-2002 e 1988-1989 ed erano i tempi di Karim Shabazz e Stefano Rusconi, non si avvertiva un simile clima di attesa e non si sentiva così tanta eccitazione nel vedere le squadre avversarie varcare la linea di metà campo. Quando in campo c’è Norvel il popolo biancorosso sposta rapidamente la sua attenzione dalle magie offensive messe in scena dai vari Johnson, Maynor o Eyenga alla fase difensiva perchè sa già che qualcosa di bello e interessante accadrà di sicuro. Da anni non vedevo un “panchinaro” scattare in campo e produrre 5 stoppatone (e deviare le traiettorie di almeno altri quattro tiri) in soli 15 minuti di gioco, una cifra che rapportata sull’arco dei quaranta minuti induce a pensare che Pelle, molto probabilmente, farà suo il record all-time delle stoppate distribuite in una singola gara: 9 che appartiene al quartetto Warren Kidd, Stefano Rusconi, Dean Garrett e Terry Tyler.
Sono statistiche che non conosco e, oggi, nemmeno mi interessano – osserva candidamente Pelle -. Le uniche cose che mi importano in questo momento sono vincere le partite con la Pallacanestro Varese, cominciare ad acquisire esperienza a questo livello, essere utile alla squadra e ai compagni rispettando le consegne dello staff tecnico. Contro Caserta tutte queste cose sono andate via per il verso giusto e ne è uscita una buonissima partita. Per la squadra e anche per me. Insomma, sto imparando molto. Anche l’italiano, una lingua che vorrei cominciare a capire un po’ di più soprattutto per comunicare meglio in spogliatoio visto che tutto quello che ci diciamo, anche le parolacce, è espresso in inglese…>
Consegne di coach Moretti rispettate in pieno con rimbalzi a carrettate (ben 12), 5 stoppate, 4 schiacciate. Come dire: meglio di così, per ora, è difficile…
Sono contento, ma non totalmente soddisfatto del mio impatto perchè penso di poter fare molto di più, soprattutto in termini di mobilità e nei movimenti difensivi che coinvolgono tutta la squadra. Però, a parziale discolpa, aggiungo che ci stiamo allenando a ranghi completi solo da pochi giorni visto che il pre-campionato, come tutti sapete, è stato costellato da continui acciacchi, infortuni e assenze“.
Campionato, Coppa: avrai tante occasioni per metterti in vetrina…
Il poter giocare una competizione europea ha rappresentato un elemento significativo per indirizzare la mia scelta di venire a Varese. Si tratta di un altro torneo e ovviamente un’altra “chance” per aumentare il mio bagaglio tecnico e di conoscenza del basket europeo“.
Domenica nel derby contro Milano avrai la possibilità di confrontarti col meglio, o ciò che è ritenuto tale.
Da diversi giorni in spogliatoio sento continui riferimenti alla gara contro Milano e un po’ tutti abbiamo sentito aumentare la pressione dell’evento e l’importanza di giocare contro la squadra campione d’Italia. Però, da esordiente in gare di questo genere, cosa posso dire di più? So che loro sono fortissimi e, volendolo, potrebbero schierare addirittura tre quintetti competitivi. Noi, quindi, partiremo da “underdog” ma – garantisce Pelle -, con dentro tutta la forza e la voglia necessarie per sfidare i numeri-1 del ranking nazionale“.
E, intanto che snocciola questa frase, Norvel lascia passare un sorriso tipico di coloro che, cresciuti in fretta, hanno già capito come gira. Insomma, per ora è solo un’impressione, ma con questo estroverso pinnacolo le sorprese non mancheranno…

Massimo Turconi
(foto di Angelo Puricelli – Agenzia Blitz)