Gol di Scapini nei primi minuti e vittoria del Varese per 1-0, il copione si ripete. Era successo una settimana fa a Cuneo, è successo oggi al “Franco Ossola”. Ramella sorride per come è arrivata la rete, ovvero sfruttando uno schema su punizione. “Ieri ho rotto le scatele un bel po’ ai ragazzi. Siamo stati un’ora a provare i calci di punizione; sono un po’ maniacale nelle palle ferme – confessa il tecnico -. Un blocco fatto bene da Luoni e siamo stati premiati. Dispiace un po’ per le occasioni non sfruttate successivamente, ma la Serie D è questa. Sono finiti i tempi belli del 3-0 o 4-0. I risultati saranno questi e arriveranno con sofferenza. Gli avversari non hanno mai tirato in porta, ma abbiamo comunque sofferto”.
A condizionare la sfida è stato il caldo: “Sicuramente ha inciso – aggiunge Ramella -. Un settembre così è insolito e alla fine i crampi ci hanno condizionato”. Per il Varese è una continua emergenza: “Dovremmo fare i conti con la squalifica di Luoni e anche con l’infortunio di Calzi, si teme uno stiramento”.

In cosa migliorare? “Siamo stati concentrati fin troppo, l’esordio in casa davanti a così tanti tifosi è stato bellissimo e, secondo me, ha condizionato un po’ le prove dei due giovani Talarico e Bonanni. Mi metto nei loro panni e capisco che non è semplice. Bisogna dar loro atto che un po’ di emozione l’avranno avuta“. Emozionato anche mister Ramella: “E’ stato bello trovarmi per la prima volta a Masnago in panchina come allenatore, ma l’emozione più grande è stata la consegna dei fiori alla moglie di Doto, (ex biancorosso scomparso nel mese di agosto): “A ripensarci adesso mi viene da piangere. Lui ha vissuto con me in Albania; è difficile rimanere senza un amico”. Parole strozzate dall’emozione, il tecnico non riesce ad aggiungere altro.

Questo invece il commento di Pala, mister della Folgore Caratese: “In casa di una delle candidate a vincere, che ha dimostrato di essere solidissima, la nostra prova è stata tutto sommato positiva. Ferri e Luoni danno grande sicurezza, Giovio e Scapini hanno fatto molto bene. Abbiamo affrontato una squadra matura ed esperta. Noi non avevamo Belotti che in difesa ci dà grande equilibrio, è una pedina che ci dà personalità. Siamo partiti bene, poi il Varese ha trovato il gol e a gestito la gara. Il secondo tempo è stato più spezzettato. Abbiamo comunque dimostrato una discreta personalità. I nostri due attaccanti non si allenano con continuità per via di qualche acciacco e si è visto”.
Il tecnico ha qualcosa da ridire sul gol: “Gran bel gol, ma forse era dubbia la posizione di partenza; il fallo poi non c’era, l’arbitro è stato generoso. Detto questo, il Varese non ha rubato niente. Noi siamo una squadra giovane con ampi margini di miglioramento che deve crescere”.

Gioia tra i biancorossi. Matteo Scapini è entrato in campo per mano di sua figlia Vittoria e con la piccola Virginia in braccio, in tribuna sua moglie Cristina alla quale è andata la dedica per il gol. “Era un anno che non veniva a vedermi – dice l’attaccante del Varese -. Erano anni che non giocavo davanti a così tante persone, penso che per ogni giocatore sia l’apoteosi. La vittoria? Bisognava partire dando un segnale importante – dice -. Il gol? Quando lavori con serietà e professionalità raccogli sempre i frutti. I successi danno morale, ma bisogna continuare. Mancano ancora tantissime partite”.

Questa l’analisi di Davide Bottone, subentrato all’infortunato Calzi: “Sono felice per la vittoria della squadra, personalmente so che devo migliorare ancora tanto sotto tutti gli aspetti. I tifosi sono stati fantastici; Varese è come l’ho lasciata, una città in cui il calcio è sempre stato seguito. Da qui sono usciti tanti giocatori che poi sono andati in categorie importantissime. Speriamo riescano anche altri ragazzi”.
Quanto pesano 6 punti contro due delle favorite (Cuneo e Caratese)? “Ho notato che è un campionato equilibrato – risponde -; ti fa vincere la partita l’episodio e  oggi ci è girata anche bene. Speriamo di continuare così, sarà dura ma ci proveremo”.

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Elisa Cascioli