Quando una squadra vince le prime 6 gare della stagione, affidarle il ruolo di benchmark del campionato più che inevitabile diventa doveroso. Il caso della Pergolettese (ancora a punteggio pieno nel Girone B di Serie D), merita però un paio di asterischi. La capolista, che ieri al “Voltini” ha regolato con un classico 2-0 il Levico Terme, ha sinora incrociato le ultime 4 della classifica e nessuna delle prime 7. Se è vero che vincere non è mai facile, il percorso netto dei canarini è stato evidentemente sponsorizzato da un calendario amico. Quindi, giudizio sospeso quantomeno fino a domenica quando i gialloblu di Pierpaolo Curti (nella foto, il successo sul Cavenago Fanfulla), saranno al “Carillo Pesenti Pigna” per affrontare la Virtus Bergamo.

Complessivamente, il raggruppamento della Pro Patria si conferma fortemente squilibrato. Graduatoria già spaccata in due con le prime 9 che hanno perso in totale solo 8 partite, mentre le rappresentanti della metà bassa della classifica hanno battuto soltanto due volte la borghesia del girone (sconfitta del Ponte San Pietro Isola a Lecco e vittoria dell’Olginatese con il Dro). Insomma, per fare le carte al campionato non serve particolare fantasia.
Tanto per dare un riferimento, nei 13 confronti tra le prime 5 e le ultime 5, 10 vittorie delle prime e 3 pareggi. Una disparità di valori fuori discussone. In più, anche ieri i pareggi sono stati solo 2 (3 nelle ultime 3 giornate, 11 in totale nelle prime 6). Non solo, Lecco a parte (che affrontava però la Grumellese), le ultime 8 hanno perso tutte.

In questo quadro, non stupisce dunque che la Pro Patria abbia superato gli ostacoli Lecco, Ciserano e Virtus Bolzano (rispettivamente, 13^, 14^ e 15^ del campionato), mentre ha penato con la Virtus Bergamo (quarta), faticato con il Caravaggio (sesto) e perso con il Monza (secondo). Domenica con la quinta Ciliverghe Mazzano (ore 15, stadio “Speroni”) la possibilità di invertire questo trend.

Giovanni Castiglioni