Claudio Bordin (classe ’95) riconfermato dopo la scorsa stagione, Patrick Consol (’98) arrivato direttamente dalla Primavera della Juve e poi c’è anche Andrea Scapolo (’98) che giocherà con la Juniores biancorossa: ecco i tre portieri del Varese.

bordinPer Bordin la speranza di restare in maglia biancorossa dopo la scorsa stagione stava svanendo man mano che i giorni passavano e che il telefono non squillava. Poi è stato il cambio di rotta in panchina e con l’arrivo di mister Ramella sono aumenta le attese del portiere. “Quando la società ha cambiato allenatore scegliendo Ramella – confessa il giocatore – ho pensato che avrei avuto più chance di rimanere e così è stato”. Il suo sogno più grande si è avverato nel giro di pochi giorni: “Sono stato chiamato e abbiamo subito trovato l’accordo. Firmare un altro anno con il Varese è stato il regalo più bello che potessi ricevere. Lo volevo tanto e sono contento”.
I dubbi che sono nati sulla sua riconferma erano soprattutto legati alla questione età: Bordin è, infatti, un 1995, annata che da questo campionato non rientra tra quelle Under che il regolamento impone di schierare. “La regola degli obblighi di età da schierare per me non è giusta – ci dice il biancorosso -, ma il mio parare non conta. Ringrazio il mister per la possibilità”.
Come preparatore, il varesino ritroverà Oscar Verderame col quale ha lavorato negli anni della Primavera prima con Maurizio Ganz e poi con Stefano Bettinelli. “Con lui ho instaurato un ottimo rapporto – le sue parole – e siamo rimasti in contatto. Sono davvero felice di averlo ritrovato. Quando giocavo negli Allievi mi ha voluto in prima squadra; mi ha permesso di crescere molto”. Questa sarà una stagione particolare per Bordin: “Può essere il campionato per mettermi in mostra. Incontreremo squadre e attaccanti molto più forti rispetto all’anno scorso. La serie D è tosta e impegnativa e anche le squadre di medio-bassa classifica sono difficili da affrontare. Giocare sarà bello e stimolante. L’obiettivo è di collezionare più presenze possibile e fare bene, ma quello principale è di vincere a livello di squadra indipendentemente dai singoli”.

consol juvePer la porta c’è stato anche l’arrivo del valdostano Patrick Consol, giovane ’98 scuola Juve, squadra per la quale fa anche il tifo: “Ci faremo trovare pronti entrambi – dice il neoacquisto –. Lavoreremo sodo e poi il mister deciderà domenica per domenica. Sono molto contento di essere qui e conoscere i compagni è stato bello. La società ci tiene e i tifosi hanno voglia che la stagione ricominci”.
Cosa ti porti dietro dal settore giovanile bianconero? “Sicuramente la professionalità, la dedizione al lavoro e la voglia di migliorare sempre”.
Anche suo fratello Jean Claude, classe ’96, è un portiere e gioca nella Triestina: “Anche lui ha iniziato martedì. Mi dà spesso dei consigli, non possiamo vederci giocare, ma ci sentiamo spesso”.

Elisa Cascioli