La storia  dei confronti tra le compagini della Città Giardino e della Stalingrado d’Italia è lunga settant’anni e cominciò nel campionato di serie B 1946/47, una categoria che il Varese aveva conquistato, prima della pausa bellica, vincendo la fase finale del campionato di serie C. Quel primo doppio confronto si risolse totalmente a favore dei biancorossi: il 3 novembre del 1946, il Varese violò il terreno dello stadio “Breda” grazie alle reti di Luciano Alghisi (58’) e Giovanni Calveri (89’), che ribaltarono il risultato fissato sull’1 a 0 alla fine del primo tempo dal gol del sestese Francesco Alberti (6’).
Più netto il successo varesino nella partita di ritorno, disputata al “Franco Ossola” il 30 marzo del 1947: Calveri al 20’ e Piero Trapanelli al 24’ chiusero i conti già nel primo tempo. Alla fine del torneo, entrambe le squadre si salvarono.

Una vittoria per parte, invece, caratterizzò il doppio confronto nella stagione successiva. Vittorioso all’andata quando, il 4 gennaio del 1948, sul terreno di Masnago, prevalse di misura con una rete di Guido Mollica al 48’, il Varese uscì sconfitto dal campo di Sesto San Giovanni a causa delle due reti subite nel primo tempo, Giosuè Sanvito al 27’ e Giovanni Farina al 44’. Al termine della stagione, pur essendosi attestatoa metà classifica (14° posto), il Varese fu retrocesso, insieme ad altre dieci squadre tra cui Gallaratese, Cagliari e Pro Vercelli, in forza dello sfrondamento della serie B a più gironi deciso per varare il campionato cadetto a girone unico. Al contrario la Pro Sesto, classificandosi al 7° posto, l’ultimo utile, riuscì a mantenere la categoria.

Negli Anni Cinquanta, le due squadre che saranno di fronte domenica a Masnago incrociarono le armi in ben tre stagioni (1953/54, 1955/56 e 1956/57) del campionato di quarta serie, come si chiamava a quel tempo la serie D.  Da allora passarono ben trent’anni prima che biancorossi e biancocelesti si ritrovassero in campionato.  Ciò avvenne nel torneo di serie C2 1987/88, quando entrambe le sfide, il 13 dicembre 1987 a Masnago e l’8 maggio dell’anno successivo a Sesto, finirono con il risultato che i vecchi cronisti sportivi definivano “a occhiali”, vale a dire 0 a 0. Quel doppio incrocio a reti inviolate fu l’inizio di un triennio  di confronti.
Nel campionato di serie C 1988/89, entrambe le sfide si conclusero, come nella stagione precedente, con un doppio pareggio ma con il risultato di 1 a 1. Il 7 gennaio del 1989, al “Breda”, al gol del nostro Alessandro Tatti al 20’ rispose la rete del sestese Salvatore Cerrone al 50’; il 4 giugno successivo, a Masnago, passò in vantaggio la Pro Sesto (Roberto Mazzeo al 19’) e il Varese pareggiò grazie a un gol messo a segno da Riccardo Pecchi nella ripresa, subito dopo che l’attaccante toscano era subentrato a Tonino Modica.
Nel tabellino della prima delle due sfide della stagione successiva (serie C2 1989/90) troviamo il nome di una persona che, prima come calciatore e poi come allenatore, ha difeso di colori di entrambe le squadre: fu infatti Giuliano Melosi, allora in maglia biancoblù, ha segnare il gol che decise l’incontro disputato al “Breda” il 9 dicembre del 1989. La Pro Sesto era passata in vantaggio con Claudio Balesini al 25’ e la rete di Melosi, al 51’, rese vana la marcatura del biancorosso Tatti a un minuto dal triplice fischio. La partita di ritorno, il 6 maggio  del 1990, finì in parità senza reti ma nella soddisfazione generale.  Era infatti  la trentesima giornata di un campionato che si sarebbe concluso con la promozione delle due squadre (il Varese allenato da Peo Maroso si classificò al primo posto davanti alla Pro Sesto) nel campionato di serie C1, una categoria che i biancorossi mantennero però solo per una stagione, perché al termine del torneo la squadra allenata da Alfredo Magni (che era subentrato a Maroso, il quale chiese di non essere riconfermato dopo la cessione dei bomber Tatti e Zerbio) fu retrocessa per un solo punto di distacco dal Chievo. A dimostrazione delle difficoltà incontrate allora dal Varese sta la doppia sconfitta subita per mano deibiancocelesti: il 6 gennaio del 1990, gli ospiti espugnarono il “Franco Ossola” grazie a una rete di Tommaso Porfido al 62’; lo stesso attaccante mise a segno, al 9’,  la rete del successo sestese nella partita di ritorno in terra milanese.

Gli ultimi incroci tra le due squadre risalgono a una ventina d’anni fa. Nel campionato di serie C2 1996/97, il 15 settembre del ’96, a Masnago, il Varese allenato da Sergio Caligaris fece sua la partita con una rete per tempo (Edoardo Gorini al 21’ dal dischetto e Walter Curti al 66’) mentre il ritorno in terra sestese finì 0 a 0.
Nella stagione successiva andò ancor meglio ai biancorossi di Giorgio Roselli che il 21 dicembre del 1997 espugnarono il terreno del “Breda”. Il risultato finale si decise in soli cinque minuti: al 32’ i padroni di casa passarono in vantaggio con Brambilla; un minuto dopo pareggiò Gianluca Porro e al 37’ Massimo Sala portò in vantaggio i biancorossi. Favorevole ai biancorossi anche la partita di ritorno, giocata il 3 maggio del ’98 a Masnago: il solito Sala andò in gol al 9’ del secondo tempo, sette minuti dopo gli ospiti agguantarono il pareggio con Alex Taribello ma ci pensò Gorini, difensore col vizio dei gol dal dischetto, a regalare il successo al Varese di Roselli che, al termine della stagione, fu promosso il C1.

Biancorossi e biancocelesti si ritroveranno dunque di fronte a Masnago dopo poco più di diciott’anni per disputare il loro ventitreesimo confronto. Oltre alle 22 doppie sfide giocate negli ultimi settant’anni, le due compagini condividono numerosi “ex” soprattutto in panchina. Oltre al già citato Giuliano Melosi, condottiero dei biancorossi nell’ultimo trionfale campionato di Eccellenza, che militò in entrambe le squadre e che allenò la Pro Sesto nella stagione 2011/12, vogliamo ricordare, tra gli ex biancorossi che si sono seduti sulla panchina sestese, Carlo Soldo (1994/95), già giocatore e allenatore del Varese,  Carletto Muraro (2006/07), che da Masnago spiccò il volo per una luminosa carriera di bomber, Mario Belluzzo, l’unico mister varesino ad aver vinto “in patria” due Coppe Italia e, andando indietro nel tempo, Mario Gambazza, che aveva allenato la Pro Sesto nella stagione 1959/60 e che a Varese approdò nella stagione 1965/66, quando il Varese grandi firme (Nestor Combin, Roberto Boninsegna) finì sul fondo della classifica di serie A.

Fausto Bonoldi