Domani è il giorno. Chalon-Varese, si parte. Ieri la banda Moretti è arrivata in Francia e stamattina ha svolto il primo allenamento in terra francese. L’appuntamento è alle 18.30, per la prima semifinale delle Final Four. Come seguirla? Per chi non è in Borgogna – dopo la smentita dell’ipotesi-Sky – ci sono due possibilità: o l’abbonamento a livebasketball.tv oppure il raduno in Piazza Monte Grappa. L’importante è che Varese si possa giocare un trofeo europeo dopo più di 30 anni, e scusate se è poco. Davanti però ha la favorita: Chalon gioca in casa, in coppa non ha quasi mai sbagliato e in campionato sta volando. In quella stessa lega gioca una vecchia conoscenza della Pallacanestro Varese: Yakhouba Diawara, in biancorosso nel 2011-2012 e la scorsa stagione. A novembre si è accasato ai campioni di Francia – e partecipanti all’Eurolega – del Limoges, ma la stagione non è andata come i piani. Il Limoges è stato una vera delusione e attualmente è fuori dai playoff. “È stata – ci rivela lo stesso Diawara – una stagione difficile, abbiamo anche cambiato allenatore ad un certo punto. I problemi c’erano già prima del mio arrivo: eravamo pieni di infortuni. Penso che con un gruppo con personalità molto diverse sia difficile vincere. Non abbiamo quasi mai giocato insieme, ci sono davvero molte differenze fra noi. Non c’è una grande intesa: infatti in campionato abbiamo avuto tanti alti e bassi”.

Per fortuna del cestista francese quest’anno è quasi finito, ed è tempo di guardare avanti. Nel frattempo, sarà a Chalon per tifare la sua ex squadra, che gli è rimasta nel cuore. “Ho seguito Varese per tutto l’anno, per tutte le partite. Ho molti amici lì, come Max Ferraiuolo che per me è ancora più di un amico, fa parte della mia famiglia praticamente. Negli ultimi due mesi ho visto davvero una bella squadra che gioca bene”. Un miglioramento che non è avvenuto per caso, ma che secondo Diawara ha un nome e un cognome: Chris Wright. “Già l’anno scorso a Pesaro – spiega Diawara – ha fatto vedere chi è, è davvero un bel play. Da quando è arrivato a Varese ha fatto migliorare molto la squadra, e ora Varese è uno dei team migliori del campionato. Spero che arrivi ai playoff, anche se so che sfidare Cantù non è mai facile, è una partita sempre speciale”. Ma ora non è tempo per pensare a Cantù: la sfida di mercoledì è ancora lontana. Domani tocca a Chalon, una squadra che Diawara conosce bene: nelle due partite di campionato Limoges e Chalon si sono divise la posta con una vittoria per parte.

Battere i francesi non è semplice, e non può prescindere da un fattore importante: “Bisogna giocare una difesa perfetta per 40 minuti. Chalon è una squadra molto atletica e offensiva, differente da quelle che ci sono nel campionato italiano. Varese deve difendere bene fin dalle guardie, solo così ce la può fare. Poi Chalon gioca in casa, il che rende tutto molto più difficile. Ma è anche vero che avranno più pressione”. Chalon è favorita, ma l’Openjobmetis può fare il colpaccio: “Sì, penso che comunque la Varese di adesso abbia delle buone chance di vincere, ma dovranno tutti essere concentrati dal primo minuto e giocare un basket semplice ed efficace come sta succedendo da qualche mese a questa parte”. Anche grazie ad un elemento importantissimo, il “gemello diverso” di Diawara: Kangur. “È un giocatore di grandissima esperienza, una colonna della squadra. Mette energia e attenzione nelle piccole cose. Magari non segna, ma si sacrifica sempre per la squadra e fa quello che serve”. E chissà se alla Pallacanestro Varese la prossima stagione servirà uno come Kuba. Lui, nel dubbio si fa trovare disponibile e desideroso di riabbracciare i colori biancorossi. “Tornare? Al volo! Lì ho amici e persone che è come se facessero parte della mia famiglia, che mi vogliono bene. Varese è un posto speciale per me, sarebbe fantastico avere l’opportunità di rigiocarci”.

Luca Mastrorilli