Il Varese ha vinto, ma in casa del Pinerolo, squadra che lotta per la salvezza, ha dovuto faticare. “In questa categoria c’è sempre da battagliare in qualsiasi campo – il commento del tecnico Baiano -. Proprio dal Pinerolo, la mia prima sfida alla guida del Varese, avevo capito subito che sarebbe stato campionato complicatissimo. Dobbiamo sempre da stare sul pezzo, mai dare nulla per scontato. Avevo preparato i ragazzi al che sarebbe stata dura e lo è stata anche perché non l’abbiamo chiusa quando potevamo. I ragazzi hanno fatto una partita di cuore anche se non tanto di qualità, il campo non aiutava, ma portare a casa i tre punti è l’unica cosa che conta”.
Buona personalità, meno qualità: “Lo dico da un bel po’ aggiunge Baiano -. Facciamo tante esercitazioni sul possesso, c’è chi ha avuto una crescita importante, chi la sta avendo, c’è sempre di migliorare. ci vuole del tempo”.
Sull’episodio che ha visto Pissardo protagonista in negativo, con tanto di cartellino rosso, dice: “Un’ingenuità da ragazzino, ci sta. Ho già parlato con lui, per fortuna il suo errore non ci è costato caro coi cambi. Figuriamoci se non può sbagliare, spero che questo errore lo faccia crescere”. Con Grillo (’97) malato, è entrato Bordin (’95) e il Varese è rimasto con solo tre Under in campo, ma il regolarmento lo permetto quando si è in dieci. “Bordin è un grande professionista. Uno dei portieri migliori della categoria. Pensare che a 22 è vecchio, in Serie D, è una follia pura”.
Il tecnico commenta così le scelte di formazione: “Avevo Bottone e Talarico diffidati, ma ho deciso di schierarli. Moretti è andato in panchina non per demeriti, ho fatto una scelta di cuore, che non dirò (Piraccini? ndr). In panchina mi mancava il ’97, ma ho deciso di non dare la mazzata finale ad un giocatore che deve capire alcune cose. E’ l’allenamento in settimana che crea le gerarchie”.
Baiano ha lasciato la parola a Talarico, da lui chiamato Cafu: “Sono contento – dice il giovane esterno – Il mister ci ha chiesto di non sbaglia l’approccio e lo abbiamo fatto”.
Peccato quel contropiede non sfruttato: “Potecamo chiudere partita, c’è stato un passaggio in diagonale sulla trequarti, appena ho stoppato il pallone, l’avversario me l’ha portata via e sono ritornato al posto perché sono ripartiti loro”.
Suo l’assist al gol di Givio: “Il mister ci chiede di spingere, di crearci spazio e di metterla in mezzo per il gol. E’ andata così”.
Undicesimo centro per Marco Giovio: “Anche all’andata ho segnato di testa, il Pinerolo mi porta bene. Il campo non ci ha aiutato, era pesante”. La sua analisi è sintetica al massimo: “Dopo il gol l’abbiamo gestita bene, abbiamo sofferto un po’ nel finale. Io ho chiesto il cambio perché non ne avevo più. Siamo migliorati sotto l’aspetto della gestione, dobbiamo continuare così”.
Questo il commento del tecnico del Pinerolo: “Abbiamo dato tutto e un punto lo meritavamo anche. Per struttura, pubblico, rosa e allenatore, il Varese non c’entra niente con la Serie D. Il Varese ha tanta qualità”.
Infine, in sala stampa arriva anche l’ex Andrea Gasbarroni, eterno ragazzino. “Quando la domenica ti diverti ancora è giusto che uno continui a giocare a prescindere dalla categoria. Peccato perché per il risultato, squadre così alla prima mezza occasione ti fanno gol. Merito al varese, se è primo un motivo c’è, noi abbiamo giocato a viso aperto. Non abbiamo più molto tempo, ma sono fiducioso”
Elisa Cascioli