Varese e Como hanno incrociato le armi in ben nove campionati di serie B tra il 1946 e il 1984, serie B che i lariani hanno frequentato molto più del Varese, avendo partecipato a ben 34 tornei  di secondo livello, oltre ad aver disputato tredici campionati di serie A contro i sette dei biancorossi.

Ma cominciamo dalla “preistoria”. Correva l’anno 1920 quando a Saronno, l’8 febbraio, Varese e Como si disputarono in uno spareggio la permanenza nella massima serie, dopo che avevano terminato il girone di qualificazione regionale appaiati all’ultimo posto.  All’andata i varesini ancora biancoviola avevano vinto 2-0 ma al ritorno, in terra comasca, erano stati sconfitti per 5 reti a 3. I tempi regolamentari dello spareggio-salvezza si conclusero in parità: ai lariani passati in vantaggio su rigore al 20’ aveva risposto, al 34’, il varesino Marelli. Il successo arrivò a 2’ dalla fine del secondo tempo supplementare, quando Vedani II fiondò nella rete comasca un preciso cross dalla destra di Garofani. Le due compagini si ritrovarono di fronte due stagioni dopo nella stessa categoria ed entrambe le sfide si conclusero con umilianti sconfitte per i biancoviola: il Como vinse 6-1 sul terreno varesino e rincarò la dose nel la gara di ritorno in riva al Lario (7-1).

Tra il 1928, un anno dopo l’emancipazione di Varese da Como, della cui provincia aveva fatto parte, e il 1942, biancorossi e azzurri diedero vita a sette doppi confronti nel campionato di Prima divisione poi divenuto serie C. Nettamente favorevole ai colori varesini il “bilancio”, con 9 successi, 4 sconfitte e un solo pareggio. Memorabile la serie dei quattro consecutivi tornei di terza serie in cui le due compagini si affrontarono tra il 1938 e il 1942: otto successi biancorossi in otto partite con le clamorose vittorie (4-0 a Masnago e 3-0 al Sinigaglia) nella stagione 1941/42, che non portò il Varese alla promozione in B, obbiettivo centrato l’anno successivo, ma nella quale i biancorossi potevano schierare il “trio mitraglia” formato da Toscano, Allegri e Garavelli. Dopo la guerra biancorossi e azzurri disputarono il campionato di serie B per due stagioni consecutive: nella prima (1946/47) il Varese impose il pareggio (1-1) al Como al Sinigaglia mentre prevalse per due reti a una a Masnago;  nella seconda (1947/48) furono i lariani a uscire con un punto da Masnago (0-0) mentre  al Sinigaglia s’imposero per tre reti a due.

Dovettero passare più di vent’anni per vedere di nuovo le due squadre l’una contro l’altra armata, e ancora nella serie cadetta. Nella stagione 1969/70 (in foto il Varese), l’incontro d’andata a Masnago si concluse con un pareggio: fecero tutto gli ospiti, che portarono in vantaggio il Varese con un’autorete di Franco Vannini (13’pt) ma rimediarono al 36’ andando a segno con Gaetano Salvemini. La sconfitta in terra comasca non impedì al Varese di Niels Liedholm e del giovane bomber Roberto Bettega di vincere il campionato e tornare, dopo una stagione, in serie A.
Nuovo doppio  derby  nella stagione 1972/73, quando i biancorossi prevalsero a Masnago grazie a una rete di Egidio Calloni al primo minuto di gioco. La stagione successiva, i biancorossi vinsero a Masnago  (Calloni al 52’ e Chicco Prato, su rigore, all’83’).  Nuovo doppio incrocio nel campionato 1976/77: la partita d’andata in terra varesina finì a reti inviolate.  Pareggio a Masnago (0-0) e anche nella stagione successiva. Quattro anni dopo, l’ottava e penultima doppia sfida in serie B: nella stagione 1982/83, “solito” pareggio senza reti a Masnago.  Assoluta parità nell’ultimo doppio confronto, nella stagione 1983/84: 1-1 a Masnago, dove il Como si fece gol da solo con Antonio Tempestilli (1’) ma rimediò quasi subito con Enrico Todesco al 27’. Bei tempi per entrambe le società, che oggi si ritrovano di fronte per la prima volta nella loro storia sul meno prestigioso palcoscenico della serie D.

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                                                                                                                                                  Fausto Bonoldi