Dopo il terremoto di sabato mattina, in casa Varese non si è ancora registrata la scossa di assestamento. Il presidente dimissionario Gabriele Ciavarrella ha scoperto le carte in tavola facendo venire a galla i problemi economici del club e l’insanabile spaccatura interna. Da un lato lui, che attualmente detiene il 14 per cento delle quote, dall’altro la coppia Basile-Taddeo, rispettivamente direttore generale e vicepresidente, che detiene la maggioranza con l’80 per cento (51 di Basile e 29 dell’ultimo arrivato). In mezzo il socio fondatore Enzo Rosa col suo 5 per cento e il restante 1 per cento è rimasto a Piero Galparoli che, come Rosa, non riveste più alcun incarico.

La composizione societaria, rimasta nell’ombra dopo l’ingresso di Taddeo, con Ciavarrella che aveva mantenuto l’incarico più importante nonostante fosse in minoranza, è stata delucidata da Ciavarrella stesso una volta espressa la sua volontà di uscire di scena. “Manca liquidità, ognuno per la sua quota” ha detto a questo punto e l’ammanco include anche alcuni costi della passata stagione.
Tutto ciò è successo tra venerdì sera e sabato, giornata durante la quale è anche arrivata una breve risposta del Varese Calcio che preferiva concentrarsi sulla partita del giorno dopo.

A Borgosesia, la squadra non è riuscita ad andare oltre alle 0-0 e nei prossimi giorni è attesa una conferenza stampa del Varese Calcio che nel frattempo sta cercando una soluzione per far quadrare i conti. Ciavarrella ha anche confermato la volontà, da parte di chi attualmente governa, di creare una società parallela che si occupi esclusivamente della gestione economica. L’oramai ex presidente, non d’accordo con questa soluzione, ha preferito tirarsi fuori anche come membro del Cda. A questo punto la palla passa a vicepresidente e dg, chiamati a tranquillizzare la piazza. A breve dovrebbe essere indetto un nuovo Consiglio di Amministrazione in cui si deciderà anche a chi affidare la carica di presidente. Il popolo biancorosso resta in attesa.

Elisa Cascioli
(foto Ezio Macchi)