Paolo Tomasoni ha accettato un mese fa di sedersi sulla panchina del Legnano con il difficile compito di tentare una salvezza che appariva già complessa. Domenica scorsa i lilla hanno ottenuto – al quarto tentativo – il primo punto con la nuova gestione. Un buon segnale, che forse però non è sufficiente per impedire la condanna al ritorno in Eccellenza dopo appena un anno nel campionato di Serie D.

Mister Tomasoni è perfettamente cosciente che il tempo a disposizione del Legnano non è poi molto: «Di partita in partita vengono meno le nostre possibilità. Cercheremo di fare il nostro massimo fino a che l’aritmetica non ci condanna e anche oltre: vogliamo finire bene il campionato. Ci sono ancora due scontri diretti, a partire da quello con la Pro Settimo tra due domeniche, ed è un bene per chi ha bisogno di recuperare: sono partite difficili per noi, ma anche per i nostri avversari».

Quali sono i fattori su cui deve fare leva il Legnano per chiudere al meglio questa stagione? «Non ci sono chiavi tecniche: è tutta una questione – spiega Tomasoni – mentale, di approccio alla partita e di concentrazione. Questa squadra nell’ultimo mese ha avuto un miglioramento: siamo partiti male alla prima gara della mia gestione, poi abbiamo fornito un paio di buone prove e siamo arrivati fino al pareggio con l’Oltrepo».

Quella che arriverà domenica non sarà per Tomasoni una partita come le altre: l’allenatore dei lilla ha avuto lunghi trascorsi nel Varese come giocatore e come allenatore: «Sono emozionato perché in quello stadio ci sono cresciuto: da giocatore ho fatto la trafila dai 15 anni fino alla prima squadra e poi sono tornato da allenatore, vincendo anche il campionato Primavera. Forse ci si ricorda poco di me, non vengo nominato quasi mai, ma sono un varesotto che al Varese ha passato tanti anni».

Nel derby tra Varese e Legnano, dunque, ci sarà anche la storia di Paolo Tomasoni che affronta il suo passato. Oltretutto fu proprio Stefano Bettinelli a sostituirlo sulla panchina della Primavera biancorossa. I lilla non hanno intenzione di arrendersi a priori: «Vogliamo migliorare ancora. Domenica sarà difficile – conclude il mister – perché giochiamo contro una pretendente al titolo, ma noi vogliamo continuare il nostro percorso. A me personalmente farà molto piacere rivedere il Franco Ossola».

Filippo Antonelli