“Non basta l’altezza”: è il mantra, nonché titolo dell’ultimo libro, di Danilo Gallinari ospite ieri sera dell’evento della The Boga Foundation di Tradate. Un vero bagno di folla per la star dell’NBA accolto da centinaia di appassionati che non hanno perso l’occasione per scattarsi foto e farsi fare autografi dal proprio idolo. “Penso che ad un certo livello la differenza la faccia la testa. Tutti i giocatori che voi vedete in televisione partono da una base fisica e tecnica molto importante. Conoscere il proprio corpo è fondamentale: mantenere la brillantezza e la costanza giusta per arrivare sempre al meglio alla palla a due. Per essere un grande campione però serve avere una grande preparazione psicologica.

SPORT E CULTURA –Questa dunque la ricetta del Gallo che si è raccontato nel corso dell’evento organizzato dai fratelli Boga, promotori del progetto “Arte & Sport”, che l’hanno omaggiato di uno dei loro Homini.“Il connubio arte e sport è perfetto – afferma Gallinari -. Ogni schiacciata, ogni movimento atletico rivisto a rallentatore è qualcosa di estremamente artistico. Essere qui oggi è un onore per me. Mi fa piacere poter sostenere questo progetto che porta avanti i miei stessi ideali”. Arte che significa anche cultura. Danilo Gallinari, da più di sei anni a Denver dopo l’esperienza nei New York Knicks, è ormai un leader incontrastato dei Nuggets che vedono in lui un punto di partenza per ricreare un vero e proprio culto dello sport e disc quadra che possa riportare in alto i gialloazzurri, ai tempi delle dieci qualificazioni consecutive ai playoff. “Avere una cultura vincente per una squadra è fondamentale. Ma è qualcosa che deve partire dalla società e da tutte le persone addette ai lavori. Il modello secondo me più interessante da seguire è quello dei San Antonio Spurs che da anni sono ai vertici delle classifiche. A Denver stanno cercando di imitarli, ma ci vuole del tempo e tanta pazienza.”

MILANO NEL CUORE –Se si parla di arte, di spettacolo non si può tralasciare l’NBA, il sogno di tutti gli amanti della palla a spicchi.“La pallacanestro italiana e quella americana sono completamente diverse – racconta Danilo Gallinari – A partire dalle regole e dalla frequenza di partite da giocare.”Nonostante gli impegni oltreoceanoil Gallo non perde mai l’occasione per seguire il suo grande amore: l’Olimpia Milano, formazione della quale ha vestito i colori in passato. “Riesco comunque a seguire Milano. Sta facendo un po’ di fatica ultimamente, ma mi auguro che possa vincere ancora altri titoli.Se per caso dovesse capitare di tornare in Italia, tornerei solo per l’Olimpia. Perché è la mia città, mi sono trovato benissimo, ci ha giocato mio padre e per me esiste solo Milano. Mi sono addirittura tatuato Fiero il Guerriero – la mascotte dell’Olimpia -. Più di così?”

OBIETTIVI – Ed infine uno sguardo al futuro. Il prossimo 31 agosto prenderà ufficialmente il via la spedizione azzurra in vista degli Europei di Basket ospitati da Finlandia, Romania, Israele e Turchia.Gli uomini di Ettore Messina sembrano determinati a puntare il bersaglio grosso ed anche il Gallo, la punta di diamante dello scacchiere tricolore, ci crede: “Vedo più vicino un risultato positivo con la nazionale ad oggi. C’è tanta voglia di fare bene, la squadra sta lavorando molto per raggiungere un bel traguardo in Finlandia quest’anno. Sarebbe qualcosa di speciale.”

 Alessio Colombo