Onestamente, chi l’avrebbe mai detto? Di ritrovarsi all’ultima giornata a mendicare un punto per l’aritmetica certezza dei playoff. Roba davvero non in linea con ambizioni (più o meno) annunciate e valore (puramente teorico) della squadra. Così, anche un anemico 0-0 con l’Olginatese può diventare il manifesto di una stagione vissuta dalla Pro Patria in costante apnea. L’ora dei playoff si avvicina. Quella della resa dei conti (se già non è arrivata) anche.

Il senso di Javorcic per le finali. Premessa. Tra grate carcerarie e tribune disallineate, la visibilità al “Comunale” di Olginate è piuttosto bizzarra. Si vede pochissimo, insomma. E (almeno domenica) è stato anche meglio così. Ma da quel pochissimo, si è comunque capito che quella contro i bianconeri brianzoli tutto è stata tranne che la finale promessa. Per agonismo (poco), intensità (ancora meno) e reciproci interessi (comprensibili). Nulla di cui scandalizzarsi, ci mancherebbe. Non ditelo, però, a Ivan Javorcic la cui opinione (legittima) è l’esatto opposto: “Io sono contento, la squadra ha dato il massimo”. Sinossi rispettata anche da Dido Disabato: “Eravamo carichi e motivati. Con il Darfo sarà come una finale”. Ergo, altro 0-0 da laccio emostatico?

ZeroZeroZero. L’altra faccia dello 0-0 (il primo stagionale) con l’Olginatese è la porta immacolata di Gionta. Seconda gara consecutiva senza subire reti. Non accadeva dalle stesse identiche giornate del girone di andata: 4-0 allo Scanzorosciate l’8 dicembre e 1-0 all’Olginatese l’11.

Monza e poi più. Appagamento da promozione raggiunta? Concetto sconosciuto al Monza che anche a Crema ha fatto valere la legge del più forte. 17 trasferte e 14 vittorie. Solo i campi di Virtus Bergamo, Pontisola e Darfo non sono stati violati (3 pareggi). In attesa delle finali per lo Scudetto Dilettanti, domenica al “Brianteo” arriva un Dro bisognoso di punti salvezza. Ma per i trentini, sarà meglio non farsi illusioni.

Chi ha paura del Ciliverghe? Se saranno playoff, l’appuntamento per la Pro Patria è fissato a domenica 14 maggio con il Ciliverghe. Nello specifico, la squadra più calda del momento. Invitta da 11 turni (9 vittorie e 2 pareggi), miglior attacco del girone (74 reti, 4 più del Monza, 27 più dei tigrotti), primo e secondo Pichichi del campionato (Galuppini e Bertazzoli, rispettivamente a 22 e 19 gol a testa). A sentire Disabato, la ricetta è un evergreen: “Vincere!”. Le premesse (e lo 0-5 nei confronti diretti stagionali), consigliano però dose bulimica di prudenza.

Il nero sfina, il bianco ingrassa, il giallo Scanu. Sette presenze (una da titolare), 197’ complessivi (recuperi compresi), 3 ammonizioni. Cioè, una ogni 66’. Numeri che fanno di Luigi Scanu un professionista del giallo in corsa. A Monza sul taccuino dell’arbitro dopo un minuto dal suo ingresso in campo, con la Virtus Bolzano dopo 3, domenica ad Olginate dopo 6. Giocasse di più, straccerebbe ogni record.

Il Pontisola che non c’è. Sei under al fischio d’inizio, sette (compresi due ’98 e un ’99) al 90’. Eppure, il Pontisola continua a vincere (0-1 a Seregno, quinto successo nelle ultime 6 uscite), arrivando così a -3 dalla Pro Patria dopo che era stato a -14 solo 10 giornate fa. A naso, la rimonta non verrà completata (domenica l’incrocio è con il Ciliverghe), ma l’impresa resta comunque tale.

…altrimenti ci arrendiamo! Nonostante il 3-2 corsaro a Ciserano, per il Cavenago Fanfulla si riaprono le porte dell’Eccellenza. Per evitare di fare compagnia ai lodigiani, la Virtus Bolzano deve battere (e lo farà) il Seregno sperando che almeno una tra Lecco (Pergolettese) e Levico (Virtus Bergamo) non faccia altrettanto. Nella bassa seriana, Scanzorosciate e Olginatese si giocano invece la salvezza diretta. Un pareggio potrebbe bastare ai giallorossi. Sicuramente, non ai brianzoli.

Un Darfo che si chiama desiderio. Un punto serve e (almeno) un punto sarà. Domenica contro il Darfo Boario (ore 15, stadio “Speroni”) non sono ammesse divagazioni sul tema. All’andata (18 dicembre), la rete di Panatti interruppe la striscia record di 8 vittorie consecutive biancoblu. Qualcuno è ancora in vena di scherzi?

Giovanni Castiglioni