Andiamo alla scoperta della Openjobmetis che affronterà il campionato di Serie A 2018/2019. Il team di mercato – che a metà estate ha visto la partenza del dg Claudio Coldebella, sostituito da Andrea Conti – ha lavorato per confermare il maggior numero di elementi possibili della rosa che fu protagonista di uno strepitoso girone di ritorno. Per sostituire i partenti, la dirigenza biancorossa ha puntato su volti noti del nostro campionato per avere una squadra già rodata per il basket italiano fin dall’inizio. Chiudiamo il nostro viaggio con i centri: Tyler Cain e Antonio Iannuzzi.

IL TITOLARE: TYLER CAIN

OJM BOLOGNA 07 cainTyler Cain è nato a Rochester (Minnesota) il 30 giugno 1988. A livello universitario ha vestito per quattro anni la maglia dei South Dakota Coyotes, vincendo nel 2010 i premi di giocatore e difensore dell’anno nella Great West Conference. Tra i professionisti ha legato la sua carriera, in una prima fase, alla Lettonia: per due anni ha giocato per il VEF Riga, poi – pur rimanendo nella capitale lettone – è passato ai Barons. Nel 2013 è arrivato in Italia: Forlì ha puntato sulla sua solidità sotto canestro per il campionato di A2.

Le sue prestazioni non sono passate inosservate e gli sono valse la chiamata dalla Francia: oltralpe ha giocato per tre anni, vestendo le maglie di Pau-Orthez, Dijon e Châlons-Reims. A livello di coppe europee, Cain ha avuto esperienze nel Qualifying Round di Eurolega e in Eurocup, in entrambi i casi con il VEF Riga. In Francia, inoltre, ha mantenuto una media di circa 3 assist a partita, una statistica decisamente insolita per un centro nel basket europeo.

L’approdo a Varese è stato inizialmente contrassegnato dalla scarsa intesa con il suo playmaker: Cain ha fornito sin dalle prime battute in biancorosso grande solidità e notevole impatto difensivo, ma ha faticato nella prima parte di stagione ad imporre la sua legge anche in attacco. Gli arrivi di Tyler Larson e di Siim-Sander Vene hanno svoltato la stagione di Cain e conseguentemente di Varese. Dall’inizio del girone di ritorno, infatti, il centro biancorosso ha tenuto 10.8 punti e 9.5 rimbalzi di media con uno straordinario 19.1 di valutazione.

La dirigenza biancorossa non ha avuto nessun dubbio sul fatto che Cain fosse il principale giocatore da cui ripartire per la prossima stagione: la sua conferma è stata forse la notizia più lieta del mercato estivo perché permette a coach Caja di mettere al centro del suo progetto un elemento che domina a rimbalzo, domina in difesa ed è fondamentale sul pick and roll per fornire un’opzione in più all’attacco. Se riceve sotto canestro, infatti, Cain sa sempre cosa fare. Una garanzia.

LA RISERVA: ANTONIO IANNUZZI

iannuzzi 3Antonio Iannuzzi è nato ad Avellino il 21 aprile 1991. Ha mosso i primi passi alla Scandone, ma già a 15 anni si è trasferito alla Mens Sana Siena. In biancoverde, tuttavia, non ha mai debuttato: dopo un prestito al CUS Siena, Iannuzzi ha avuto esperienze biennali con Ferentino, Matera e Omegna. È in particolare con i piemontesi che il lungo ha saputo mettersi in mostra, riuscendo a destare le attenzioni di Capo d’Orlando. Assieme ad Archie, Iannuzzi è stato protagonista di un’annata memorabile che ha riportato i siciliani ai Playoff.

Nell’estate 2017 ha puntato su di lui Torino e, sul ragazzo di origini campane, c’erano grandissime aspettative. L’amore con la Fiat, però, non è mai sbocciato e presto i gialloblù hanno cercato un modo per liberarsi del suo contratto: la soluzione per lo scorso girone di ritorno è stato un prestito a Brindisi, poi il giocatore è tornato sul mercato. La Happy Casa voleva fortemente la sua conferma, ma alla fine Iannuzzi ha preferito Varese.

In biancorosso Iannuzzi spera di ripetere la stagione che ha vissuto a Capo d’Orlando: in quel frangente il giocatore fornì un contributo di grande valore per tutto l’anno, regalando giocate di grande spessore soprattutto sul versante delle letture. Come Cain e Archie, infatti, Iannuzzi è un lungo con mani educatissime quando si tratta di passare il pallone. Possiede anche un buon tiro dalla media distanza.

Filippo Antonelli

Articolo precedenteLa rinascita della Mozzatese, il ds Morandi: “Vogliamo tornare in alto”
Articolo successivo21° Memorial Tacca, Cassano combatte fino alla fine ma perde di misura, Kolec: “Siamo tosti”