Dopo 4 gare interne con la P (Pistoiese, Pro Vercelli, Piacenza e Pontedera), la Pro Patria riparte dalla A di Arzachena (domenica ore 14.30, stadio “Speroni”). Frivolezza che nasconde la necessità biancoblu di mettersi alle spalle quanto fatto sinora per dare ulteriore solidità alla propria classifica. Facendo comunque leva sull’upgrade di maturità registrato nel successo di domenica contro i granata di Maraia. A testimonianza di come il debito con il noviziato di categoria sia stato (forse) finalmente saldato.

Che Fietta c’era. Mastroianni sicuramente no (seconda e ultima giornata di squalifica); Fietta probabilmente sì (assente dal 14 ottobre con la Pro Vercelli); Sané rigorosamente ni (al momento, solo 93’ frammentati in 5 comparsate e un assist). Premessa che potrebbe portare ad una sostanziale conferma dell’undici che ha steso il Pontedera. Mangano tra i pali, difesa in copia e incolla, in mediana i possibili dubbi di Javorcic riguardano le mezzali, soprattutto Pedone, che potrebbe partire dal 1’ in luogo di Disabato. In avanti, plausibile coppia Santana/Gucci. Tutte valutazioni funzionali all’agenda fittissima da qui a fine anno. Dal 18 novembre (trasferta con il Pro Piacenza) al 30 dicembre (prima di ritorno a Pistoia), i tigrotti giocheranno 10 gare in 43 giorni con 3 turni infrasettimanali (Siena, Entella e Cuneo). Occorrerà calibrare le forze. E contare sull’apporto di tutti.

Incontinente in continente. Scaramanzia a parte, il destino fuori porta dell’Arzachena appare più che segnato. Cinque gare in casa, tre vittorie (sempre per 1-0) e 2 sconfitte. Quattro sfide fuori, altrettanti rovesci. L’ultimo ieri sera nel recupero di Chiavari con l’Entella  (1-0 con rete di Pellizzer). I biancoverdi sono gli unici (Entella a parte che ha comunque giocato solo tre gare) a non aver ancora pareggiato. Non solo, gli smeraldini (a quota 8 causa punto di penalizzazione), in trasferta hanno subito 8 gol (11 se consideriamo anche il 3-0 di Pisa in Coppa Italia) a fronte di uno solo segnato (Ruzzittu il 30 settembre nel 2-1 di Arezzo). Arrivando a 321’ di siccità offensiva lontano dal “Biagio Pirina. Eppure la settimana era cominciata benissimo con la vittoria nel derby gallurese con l’Olbia (già eliminato in Coppa ad agosto). Ieri sera nel Tigullio, Mauro Giorico ha schierato un 5-3-2 (o, a piacere, 3-5-2) con Roberto Pini tra i pali; Pandolfi (al posto dello squalificato Arboleda che sarà assente anche a Busto), Busatto, il veterano Davide Moi, Baldan e Lorenzo Trillò in difesa; Porcheddu, l’italo-etiope Mel Taufer e Casini in mediana; Andrea Sanna e Ruzzittu in avanti. Probabile che domenica a sole 66 ore di distanza, possano essere fatte scelte sensibilmente diverse. Tenendo presente che i sardi non sono tornati nell’isola raggiungendo direttamente il ritiro di Milano.

Mercoledì da marpioni. Vatti a fidare dell’infrasettimanale. Nel’orgia di recuperi per riportare in bolla il Girone A, oltre alla terza vittoria dell’Entella e alla prima del Siena (nel derby toscano con il Pisa), va segnalata la sconfitta (accettabile) della Pro Vercelli contro un sempre più convincente Arezzo (3-1), e lo scivolone interno (molto meno accettabile) del Novara contro l’Albissola (0-1 e primo successo professionistico dei ceramisti). Tutte sorprese coerenti ai ritmi folli imposti dal programma dei recuperi.                                      

Giovanni Castiglioni