Il campionato è ormai alle porte e l’Union Villa Cassano vuole farsi trovare pronto per regalare ai tifosi un’annata da ricordare. Dopo lo splendido girone di ritorno della scorsa stagione, la squadra di Antonelli vuole confermarsi ad alti livelli, ma senza le pressioni che inevitabilmente avranno i club sulla carta favoriti.
La tranquillità regna dunque sovrana dalle parti di Cassano Magnago, come ribadito dal direttore generale Mirko Barban: “La squadra è giovane, ma ha tanta voglia di fare e di stupire. Siamo tranquilli: abbiamo costruito una buona rosa e ci auguriamo un campionato all’altezza delle aspettative. Play-off un sogno realizzabile? Come sempre l’obiettivo sarà quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, poi quanto di più verrà sarà ben accetto. Ovviamene ci sono squadre sulla carta ben più attrezzate di noi, ma i buoni risultati della passata stagione lasciano ben sperare; l’importante è mantenere i piedi per terra”.
La società non ha esitato a confermare Antonelli per un altro anno; che rapporto c’è con lui? “Gianluca è prima di tutto un amico – specifica Barban –. Quando ero allenatore ci siamo affrontati qualche volta sul campo e da dg l’estate scorsa l’ho sponsorizzato per la panchina del Cassano; è un tecnico davvero in gamba, preparato a livello tattico e capace di farsi rispettare da tutti. Lo si è visto la scorsa stagione: quando i risultati non arrivavano, anche a causa dei troppi infortuni e di una buona dose di sfortuna va detto, abbiamo avuto fiducia in lui, la squadra lo ha sempre seguito e la cavalcata del girone di ritorno ci ha dato ragione. È l’uomo giusto per noi”.
A proposito di Antonelli, il tecnico ha recentemente descritto l’Union Villa Cassano come l’Atalanta d’Eccellenza. È una descrizione condivisa in società? “Non ha detto male – approva il dg – ma la strada da fare è ancora tanta, cominciando proprio dal settore giovanile che vogliamo potenziare. Sestese come modello di riferimento? Indubbiamente una società come la Sestese va elogiata per il lavoro certosino che svolge sui giovani e il nostro obiettivo è raggiungere e, se possibile, superare quei livelli”.
Il Cassano ci sta certamente provando, dato che l’elemento più “stagionato” in rosa è il difensore classe ’94 Davide Pacifico, ma Barban specifica che la crescita dei giovani non deve compromettere la solidità del gruppo: “Come ha detto anche il mister, per quanto giovane la nostra è una rosa altamente qualitativa e competitiva, ma personalmente preferirei aggiungere un tassello di assoluta esperienza per la categoria, magari un centravanti che sappia risolvere determinate partite da solo. Vedremo se il mercato ci riserverà questa opportunità”.
Detto dei preparativi per l’imminente stagione, concentriamoci ora sulla figura del direttore generale in persona. Cosa significa l’Union Villa Cassano per Mirko Barban? “Questa società mi ha dato tutto e io ho dato tutto per lei. Dopo l’esperienza al Morazzone sono arrivato a Cassano partendo dalle giovanili per poi passare alla prima squadra che ho guidato per una decina d’anni riuscendo ad ottenere la promozione in Eccellenza. L’Union Villa Cassano è una famiglia per me e da sempre ho avuto un rapporto eccezionale col presidente e con tutto lo staff”.
Com’è stato il passaggio da allenatore a direttore generale? “Nel dietro le quinte bisogna occuparsi di questioni amministrative che da allenatore non consideri. Io nasco allenatore e dentro di me ho ancora lo spirito del mister, ma ora che opero da direttore generale mi rendo conto di tutte le difficoltà che ci sono nel gestire e mandare avanti un club come rispettare le esigenze organizzative, tener conto dei bilanci e via dicendo. Sono tutti risvolti che da allenatore non capivo, ma ora come ora è bello e stimolante stare dall’altra parte e qualora decidessi di tornare in panchina avrò un bagaglio personale d’esperienza decisamente arricchito. Ovviamente – puntualizza Barban ridendo – se mai tornassi ad allenare dovrei accasarmi da qualche altra parte perché Antonelli sta facendo uno lavoro eccezionale qui”.
Per concludere, dove può arrivare l’Union Villa Cassano in futuro? “La dimensione attuale del Cassano è l’Eccellenza, sia in quanto società sia a livello di strutture. Dopo il salto di categoria abbiamo disputato una prima annata di livello per poi pagarla nelle stagioni successive; ora ci siamo stabilizzati e sicuramente saremo protagonisti in questa categoria per molti anni. Non nego però che un domani sarebbe bello vedere l’Union Villa Cassano respirare l’aria della Serie D. Il campionato di quest’anno ci dirà a che punto siamo perché ci confronteremo con squadre che ad oggi potrebbero benissimo stare in Serie D. Sognare non costa nulla, ma per ora è meglio rimanere coi piedi per terra e lavorare”.
Matteo Carraro