Mauro Grisi è uno dei volti nuovi dei Mastini Varese. Difensore di personalità ed esperienza classe 1980, è tornato in Italia dopo 17 anni trascorsi nel campionato svizzero con la maglia del Chiasso.

Che cosa ti ha spinto a dire di sì ai Mastini?
“Varese ha un progetto nuovo, serio, concreto e ambizioso e si è mosso sul mercato di conseguenza. Da parte mia, sentivo che il mio percorso a Chiasso era ormai giunto al termine dopo tantissime stagioni insieme. Ho visto di buon grado la proposta varesina e oggi sono contento di aver intrapreso questa esperienza molto diversa da quelle fatte in precedenza”.

Quali sono le principali differenze che noti tra il campionato di IHL e quello svizzero?
“In Italia c’è più tattica e più ordine sul ghiaccio, mentre in Svizzera il gioco è decisamente più istintivo e più veloce. In Italia, inoltre, il torneo si sviluppa in pochi mesi e ha un ritmo serrato con tante partite ravvicinate. Quanto alla qualità, per ora Fiemme, Como e Alleghe mi sono sembrate buone squadre, ma non le più forti del campionato”.

Quali sono i migliori ricordi della tua carriera?
“Ho mosso i primi passi da bambino a Como nel 1989 e, seppure per pochi mesi, sono arrivato a far parte del gruppo che disputava la Serie A. Poi, nel 2001, le strade si sono divise e ho completato la mia formazione a Chiasso dove sono approdato in prima squadra. Dopo qualche anno in Seconda Lega, abbiamo vinto il campionato conquistando la promozione in Prima Lega. È quello uno dei momenti più belli che ho vissuto così come anche i tre anni successivi quando, oltre a mantenere la categoria, abbiamo addirittura raggiunto le semifinali playoff”.

Che tipo di giocatore sei? Prova a descriverti.
“Non sono un atleta focoso e che cerca le risse. Provo ad essere il più pulito possibile nei miei interventi difensivi e tento di mettere tranquillità e ordine. Negli ultimi anni mi è capitato spesso anche di segnare in situazione di special team e così è stato proprio contro il Fiemme, nella mia partita d’esordio con la maglia dei Mastini. Ne sono stato felice”.

Come ti trovi nella tua nuova squadra? Come valuti l’inizio di stagione?
“Stiamo lavorando molto e il feeling cresce di allenamento in allenamento. Raimondi e Vanetti sono stati miei compagni a Chiasso, mentre con gli altri ci stiamo conoscendo e noi nuovi siamo stati accolti benissimo nel gruppo. Dopo due buone partite casalinghe, ad Alleghe ci è mancata un po’ di energia e non siamo stati pronti nella reazione. Ci rifaremo contro Ora, ne sono sicuro”.

Laura Paganini