“Venezia? In questo momento, dovessi scegliere, la metterei al numero 2 del “ranking”, quindi poco sotto l’irraggiungibile Olimpia Milano”.
Così si esprime, parlando della Reyer Venezia, Andrea Conti, general manager della Pallacanestro Varese che, continuando nella disamina del team veneziano aggiunge: “L’Umana a mio parere è la squadra più solida e completa che, avendo cambiato poco, ma molto bene, parte con un piccolo vantaggio sulle potenziali inseguitrici dei milanesi. Venezia, anch’essa impegnata sul doppio fronte campionato-coppa, ha approntato una squadra con rotazioni lunghissime: addirittura 14 giocatori in grado di tenere il campo. Talento, esperienza, fisicità, atletismo, mentalità sono distribuiti in tutti i ruoli e coach De Raffaele non avrà che l’imbarazzo di dover scegliere i volta in volta quintetti e assetti più adeguati all’avversario e all’obiettivo tattico. In quintetto dovrebbero partire Haynes, Stone, Washington, Bramos e Watt. Tutti giocatori che ormai conoscono alla perfezione Venezia, il sistema di gioco oro-granata, ed il basket di casa nostra con tutti i suoi “trucchi”. Uno starting five di altissimo profilo che coach De Raffaele potrà cambiare ogni partita per inserire di volta in volta il nazionale Tonut, Daye, Cerella, De Nicolao, Mazzola, Kyzlink, Giuri, Biligha. Ognuno degli otto uomini che compongono il resto dell’organico giocherebbe tranquillamente in quintetto in almeno 13 delle 16 squadre che restano. Quindi, come si può notare, un roster ricchissimo in tutte le voci e costruito con l’idea di poter nascondere eventuali difetti”.

Quali, per esempio?
“Beh, tanto per citarne uno: se giochi con Daye, giocatore che notoriamente non è un difensore accanito, puoi mettergli al fianco la presenza di un giocatore generoso come Deron Washington che conoscono per averlo avuto a Cremona. Deron è un giocatore che per dinamismo è capace di difendere contemporaneamente su due situazioni. Oppure se giochi con Stone in cabina di regia sai che Julian in attacco è spesso battezzabile, ma hai la consapevolezza che tutti trarranno giovamento dai suoi passaggi e dal suo altruismo. Poi, ti dovrai confrontare con l’intelligenza di Bramos, uno che non sbaglia una mossa, con la fisicità di Watt, con l’energia sempre trasmessa da Cerella, dalla velocità di De Nicolao e, di questo passo, potrei continuare per diverse ore. Insomma, Venezia c’è ancora, è pure più forte degli anni scorsi e se a Milano dovesse capitare un cataclisma, la Reyer potrebbe essere, anzi, è la candidata perfetta per bissare lo scudetto vinto nel 2017”.

PROBABILE QUINTETTO
Haynes, Stone, Washington, Bramos, Watt

ALLENATORE
De Raffaele

 

LEGGI ANCHE:
– TRIESTE
– BRINDISI
– PESARO
– PISTOIA
– REGGIO EMILIA
– TORINO
– BOLOGNA
– CREMONA
 CANTU’
TRENTO
– SASSARI
AVELLINO

 Massimo Turconi
(foto Facebook Reyer Venezia)