Neopromosse o neopromesse? Per Pro Patria (16 punti) e Gozzano (15) la vocale che balla non è questione banalmente semantica. Di mezzo c’è infatti l’orizzonte stagionale. Salvezza o qualcosa di più? Destino che (a parità di obiettivi iniziali) accomuna entrambe. L’incrocio di domenica (ore 16.30, stadio “Speroni”) potrebbe alimentare le ambizioni dell’una raffreddando le aspirazioni dell’altra. O lasciare tutto in stand by.

A qualcuno piace sotto. Ormai è ufficiale. Alla Pro Patria piace stare sotto. Senza doppi sensi. Circostanza occorsa nelle ultime 4 uscite (Pro Piacenza, Siena, Lucchese e Arezzo) quando i biancoblu sono sempre passati in svantaggio riuscendo però alla fine a rimediare un punto (salvo contro gli emiliani con cui comunque avevano raggiunto il pari). Un dato statistico che se da una parte esalta la capacità di reazione tigrotta, dall’altra mette l’accento sull’impossibilità di assestare il primo colpo. Con tutte le conseguenze energetiche (fisiche e nervose) che una rimonta comporta. Javorcic ci avrà lavorato in settimana. Intanto, domenica mancheranno Battistini (squalifica) e Colombo (infortunio). Ma si rivedrà Bertoni. A occhio e croce, salvo il rientro di Molnar in difesa, potrebbe cambiare poco. O nulla. Scelte da intrecciare con una 8 giorni caldissima che prevede anche l’Entella mercoledì prima dell’Alessandria domenica.

Soda a destra uno squillo di tromba. Due squadre imbattute in trasferta. Una è la Lucchese ospitata l’altra settimana, l’altra è il Gozzano di scena tra 48 ore allo “Speroni”. Strano? Chi può dirlo. In realtà, i cusiani sarebbero sempre on the road avendo trasferito armi e bagagli per ragioni logistiche dal “D’Albertas” al “Piola” di Vercelli. E infatti in “casa” hanno già perso 5 volte su 8 (l’ultima proprio contro la Pro Vercelli), mentre fuori hanno raccolto 5 pari ed una vittoria (Olbia) in 6 uscite. Affrontando peraltro solo il Pontedera delle prime 6. Nella gara persa 0-1 contro le Bianche Casacche, Antonio Soda ha messo in pista il canonico 3-4-2-1 con l’ex Avellino Angelo Casadei tra i pali; i veteranissimi Samuele Emiliano, Francesco Bini e Abel Gigli in difesa (92 anni in 3); il francese Petris, Graziano, l’ex Varese Nicolò Palazzolo e Tumminelli in mediana; il belo-horizontino Junior Messias e l’altro ex biancorosso Rolando dietro al prestito dal Carpi Cristian Carletti (ancora a secco in stagione).

Federico FontaniCol rosso non si passa. Gara assegnata a Federico Fontani di Siena (Giuseppe Licari di Marsala e Rosario Antonio Grasso di Acireale gli assistenti). L’arbitro toscano è un Preclinical Biostatistician (cosa vorrà mai dire?) al secondo anno con 16 partite dirette in categoria (5 in questa stagione). Bilancio solidamente casalingo con 9 successi interni, 5 pareggi e 3 vittorie in trasferta (3/2/0 quest’anno). Sul fronte disciplinare, pochi rigori (5) e pochissime espulsioni: sinora in un campionato e mezzo una sola, quella di Sbaffo il 28 ottobre scorso in Giana Erminio – AlbinoLeffe (0-0). Fontani può vantare un rassicurante trascorso biancoblu: 3-0 alla Pergolettese in D il 27 novembre 2016.

Giovanni Castiglioni