Anche quest’anno la Reyer Venezia è una delle maggiori forze del campionato, ragion per cui la Openjobmetis non può certo partire favorita in una trasferta di questo tipo. Gli orogranata hanno vinto sette volte su otto, non riuscendo a portare a casa i due punti solamente contro Milano in una gara in cui, comunque, Venezia ha lottato fino alla sirena finale.

Non sono però tanto i successi ad impressionare, quanto l’entità degli stessi: eccezion fatta per Torino (vittoria per 76-75) e Sassari (successo esterno per 83-86), la squadra di De Raffaele ha saputo schiantare qualsiasi avversaria si sia presentata sul suo cammino. Impressionanti in particolar modo i successi su Pesaro (97-62), Trento (64-87 al PalaTrento) e Bologna (94-75).

Nell’ultimo turno prima della sosta per le nazionali, poi, i veneziani hanno fatto le cose in grande distruggendo letteralmente Avellino in trasferta: in Irpinia i lupi hanno rimediato una sconfitta senza appello con un 49-79 che ha mostrato sul campo una differenza di livello maggiore a quella prospettata sulla carta.

De Raffaele, d’altronde, ha a disposizione una squadra completa sotto tutti i punti di vista, con una rotazione lunghissima e con ben due stranieri che – a meno di necessità particolari – non scendono in campo in campionato: persino un veterano della Serie A come Deron Washington, alle prese per la verità con problemi fisici, ha disputato solamente 12 minuti in Italia; sta giocando, invece, in Champions League.

Difficile identificare una vera e propria stella nella squadra, anche in virtù del fatto che tre dei cinque migliori marcatori orogranata non partono nemmeno in quintetto: i minutaggi sono molto ben distribuiti e, in media, i primi dieci giocatori della rotazione stanno in campo per metà gara. Capita, ad esempio, al leader MarQuez Haynes (10.4 punti e 2.9 assist di media in 23.4 minuti) o all’ala di caratura internazionale Austin Daye (13.4 punti e 5.6 rimbalzi in 24.9 minuti).

Con loro in quintetto ci sono Julyan Stone (3.8 punti, 5.1 rimbalzi e 3 assist), Michael Bramos (7.9 punti con il 55.6% da tre) e Gasper Vidmar (6.3 punti e 3.4 rimbalzi). La situazione nel ruolo di centro, però, è peculiare perché alle spalle di Vidmar entra quello che è ad oggi il miglior marcatore della Reyer: Mitchell Watt sta disputando un’altra stagione molto solida e mette assieme 13.9 punti e 5.1 rimbalzi a partita in appena 17.3 minuti di utilizzo.

C’è anche il centro azzurro Paul Biligha nel roster, un altro elemento a cui De Raffaele sta concedendo circa 15’ a gara (in cui Biligha mette assieme 6 punti e 2.3 rimbalzi). Dalla panchina, poi, ci sono altri italiani di valore ed esperienza come l’ex di turno Andrea De Nicolao (4 punti e 3.4 assist), uno straordinario Marco Giuri (8.6 punti e 3 assist in 15.9 minuti con il 60% da due e il 56% da tre) e Valerio Mazzola, che sta però trovando poco spazio causa precarie condizioni fisiche. Poco spazio, infine, anche per l’altro ex Bruno Cerella: 0.6 punti in 7.8 minuti.

Filippo Antonelli