È proprio il caso di dirlo, il team manager e segretario generale della Varesina Andrea Vezzoli mastica calcio e…. pane. Andrea si divide infatti tra la scrivania, il campo e il suo panificio di Senago, in provincia di Milano. Vive con la moglie Gianna e il figlio Riccardo ed è approdato negli uffici rossoblù tre anni fa; in passato ha svolto il ruolo di accompagnatore alla Pro Patria (squadra Berretti) e successivamente alla Juniores Nazionale del Borgomanero.
Che realtà è la Varesina?
«Professionista in tutto e per tutto. Alla Pro Patria ho trovato una grande realtà, ma la Varesina non ha nulla da invidiare alle società professionistiche. A livello di organizzazione, investimenti e strutture non la batte nessuno, è una realtà da far invidia nel mondo dei dilettanti. L’ambiente è magnifico e si respira l’aria famigliare dei Di Caro».
Qual è il punto di forza alla base di tutto ciò?
«Secondo me è il fatto che sia una società proiettata al futuro. Non investe solo sulle strutture, ma anche sui giovani a livello generale, non parlo solo di settore giovanile. Anche l’età media di tutto lo staff, tra allenatori, direttore e addetti ai lavori, non supera i 45 anni; è un dato da sottolineare. È una società sempre in movimento che guarda avanti. Adesso come adesso lo fanno in pochi altri».
Venendo al campo, domenica è arrivata la fondamentale vittoria a Castellanza. Cosa ha significato per la squadra e anche per il campionato?
«È stata una grossa iniezione di fiducia visto che eravamo un po’, non dico demoralizzati, ma sicuramente amareggiati per come avevamo terminato il girone d’andata. Abbiamo vinto su un campo dove tutte le altre hanno perso, questo sicuramente incide tantissimo sul nostro morale. Dal punto di vista del campionato i giochi sono ancora aperti, anche se la Castellanzese resta sempre la favorita. Il girone di ritorno spesso è un campionato completamente diverso dall’andata. Noi dobbiamo fare il nostro».
A firmare l’1-0 ci ha pensato la bandiera Albizzati…
«Ale è subito corso verso la tribuna, verso lo staff, baciando la maglia e ho ancora la pelle d’oca. È stata una delle emozioni più intense che ho vissuto da quando sono qui. Lui incarna la filosofia della Varesina, è il nostro simbolo e quel gol ha coronato il lavoro di tutto. È come Baresi per il Milan».
Restando in tema di big match, domenica al Comunale arriva il Busto 81…
«Spero sia un match spettacolare come l’andata, ma a risultato invertito. Vogliamo vendicarci di quel clamoroso 0-3/4-3!».

Elisa Cascioli