E’ rimasto a guardare le altre per due domeniche a causa della pioggia battente che ha reso impraticabili i campi prima di Busto Arsizio (quello del Cas) e poi di casa, ma il Gavirate non ha abbandonato la testa della classifica di Promozione né è stato affiancato. C’è chi è risalito (il Meda) e chi ha perso l’occasione per il sorpasso (l’Uboldese), ma nessuno è riuscito ad insidiare davvero la leadership dei rossoblù di mister Cristian Caon, tornato a sedersi in panchina da circa un mese dopo il lungo stop.

La pioggia sta facendo da padrona e vi impedisce di giocare da due settimane. 
“Mai nella mia carriera mi era capitato di saltare due gare di fila e la situazione non ci avvantaggia di certo. Cerchiamo di allenarci il meglio possibile e domenica abbiamo disputato una partitella tra di noi sul sintetico, ma giocare un match ufficiale è ben altra cosa. Ora dovremo recuperare le due sfide contro Cas e Morazzone in settimana che, aggiunte agli altri tre match già in calendario, portano a 5 il numero dei nostri incontri in soli 18 giorni prima della pausa natalizia. Sarà un tour de force e non sarà semplice”.

Quali difficoltà potrete incontrare?
“Temo forse di più le insidie dal punto di vista mentale rispetto a quelle atletiche. I nostri avversari hanno mantenuto il ritmo partita, mentre noi dobbiamo rimetterci in moto e, per di più, prima della sosta ci troveremo di fronte tutte squadre che stanno risalendo bene: Uboldese, Cas, Sedriano, Vighignolo e Morazzone. Ma, tornando ai recuperi, giocare di mercoledì, dopo una giornata di lavoro o di studio, non è facile per nessuno”.

Dopo gli infortuni di Lercara e Cortez siete riusciti a ricompattarvi velocemente e a riprendere la marcia. Qual è il segreto?
“Abbiamo accusato il colpo per tre settimane e, infatti, sono arrivate le sconfitte, seppure dopo prestazioni comunque positive, contro Meda e Base 96 Seveso. Contro il Gorla siamo riusciti a vincere ma senza grande merito, a dire il vero. Dopo questo momento di flessione, sono rientrati giocatori importanti come Miele e Tartaglione e siamo riusciti a rimetterci in cammino sia dal punto di vista dei risultati, sia da quello del gioco. Inoltre, gli innesti di alcuni giovani sono stati decisamente importanti”.

Ti va di citarli?
“Prima dell’infortunio, Lercara agiva come falso nueve e il suo posto è stato preso dal 2000 Seno che ha dato risposte molto convincenti. Purtroppo ha avuto un problema muscolare e ho dovuto rinunciare anche a lui. Stanno dando un ottimo contributo pure Bertani e Radisavlievic, un ragazzo serbo che si è aggregato a noi ad ottobre, e, in generale, sono contento dei giovani a disposizione”.

Come sta andando il recupero di Lercara e Cortez?
“Sono stati operati da poco e sono all’inizio del lungo periodo di riabilitazione. Usano ancora le stampelle e ne avranno per parecchi mesi. Ogni tanto passano al campo e hanno un bellissimo rapporto con gli altri compagni che li supportano e li incoraggiano. Ho un gruppo molto affiatato e dedito al lavoro, caratteristiche che ogni allenatore ama”.

Farete qualche operazione nel mercato di dicembre?
“Siamo un po’ corti in attacco e se ci sarà l’occasione giusta proveremo ad aggiungere una pedina in quel settore. Sicuramente non ci muoveremo tanto per, ma solo per portare a Gavirate un elemento che si integri bene nel nostro spogliatoio sia a livello qualitativo sia per voglia di lavorare e applicarsi con impegno”.

La difesa, invece, sembra perfetta ed è la meno battuta dell’intero campionato (9 reti subite). 
“Ci lavoriamo tanto e devo ringraziare Crippa, Genovesi e Ginepro per la loro attenzione alla fase difensiva. I frutti arrivano e questo ci gratifica”.

Siete primi in classifica. All’Eccellenza ci pensate?
“Siamo consapevoli di quanto valiamo, ma non vogliamo guardare troppo in avanti. Nel nostro prossimo futuro ci sono tante partite ravvicinate, tra cui i due recuperi che, se vogliamo puntare in alto, dobbiamo vincere senza se e senza ma. Il calendario ci riserva alcuni scontri diretti da non sottovalutare contro squadre ambiziose e attrezzate. Il campionato secondo me si deciderà come sempre a marzo”.

Quanto a te, sei tornato in panchina dopo lunghi mesi. Che effetto ti fa?
“Vivo lo spogliatoio in toto e in simbiosi con i miei ragazzi. Per me è una gioia essere lì con loro e riassaporare il clima del gruppo, seppure non più da giocatore ma da allenatore. Sono molto contento di quello che stiamo facendo tutti insieme e le emozioni che provo non hanno prezzo”.

Domenica sarete ospiti dell’Uboldese. Che sfida sarà?
“L’Uboldese è una formazione molto attrezzata e ha in rosa elementi di esperienza, anche più di quelli che abbiamo noi. Basti citare Martucci, Arrigoni, Giglio e De Milato, ad esempio. Conoscono molto bene Tartaglione, un ex dell’Uboldese, e sanno come marcarlo. Per me affronteremo una delle squadre più forti del campionato che si giocherà il primato fino in fondo. Sono curioso di vedere come riusciremo ad esprimerci dopo due settimane di riposo forzato e non sarà semplice”.

 

IL CAMMINO DEL GAVIRATE

Laura Paganini