Prosegue la marcia di avvicinamento alla prossima stagione dei Mastini Varese che aggiungono un altro tassello alla loro rosa. Dopo le 17 conferme della passata stagione (Erik Mazzacane, Marco Andreoni, Mauro GrisiAndrea Vanetti, capitan Edoardo RaimondiFrancesco Borghi, Pietro Borghi, Daniele Di VincenzoDominic PernaMarco Menguzzato, Riccardo Privitera, Marco FranchiniDaniele Odoni, Niccolò Lo Russo, Michael MazzacaneTommaso Teruggia e Nicola Barban) ai tre nuovi arrivi (Stefan Ilic, Alessandro Tura e Marcello Borghi) se ne aggiunge un quarto: Alessandro Re.

Ex capitano del Milano Rossoblù, ha 33 anni ed è un difensore possente di 92 chilogrammi per 188 centimetri di altezza. E’ un giocatore esperto e abituato a giocare campionati competitivi, abile nella conclusione in porta, ma bravo soprattutto a farsi dare il disco nel primo terzo di gioco poichè non lo spaventano le responsabilità. Le sue statistiche raccontano numeri interessanti: reduce dall’ultimo anno in AHL con Milano dove ha disputato 39 incontri totalizzando 13 punti, il suo meglio lo ha dato proprio nei campionati precedenti in IHL, dove in tre anni ha messo a referto 92 punti in 101 presenze.

“Sono contento di iniziare una nuova avventura hockeystica con i Mastini. Ho scelto Varese perchè ho visto in queste settimane che la società si sta muovendo molto bene sul mercato, ha fatto innesti importanti e sacrifici per poter competere per qualcosa di importante contro le prime della classe. Il campionato IHL è un bel torneo, sempre in crescita anno dopo anno e anche in questa stagione vedremo un innalzamento tecnico. Volevo giocare un campionato di livello e Varese credo sia il posto giusto per me, per poter avere ambizioni importanti e conciliare anche i miei impegni lavorativi. E poi, altro fattore che mi ha spinto a venire qui sono i tifosi. Provengo dalla realtà milanese dove ho vissuti diversi anni. La realtà della grande città con dei tifosi fantastici che facevano sentire sempre la loro presenza. Già lo immaginavo per sentito dire, ma mi hanno poi confermato che la piazza di Varese ricalca un po’ le stesse caratteristiche. Mi hanno parlato dei tifosi gialloneri come un popolo incredibilmente legato all’hockey, di una città che vive con passione i Mastini, che ha il desiderio di potersi identificare in qualcosa di passionale. Ho scelto i Mastini Varese anche per questo: è stato un motivo importante che ha orientato la mia scelta. Certo è che per attirare i tifosi al palaghiaccio non bastano solo i “nomi”, ma servono le vittorie e la concretezza. Sono curioso di vedere l’accoglienza a settembre alle prime partite“.

E ancora: “Conosco bene i giocatori presenti in squadra. Alcuni erano con me a Milano, ma ho confidenza anche con il “blocco di casa”. Con loro mi trovo alla grande, ci conosciamo e per questo non penso ci siano problemi di ambientamento. La stagione scorsa è stata difficile per me. Da capitano del Milano non è stato affatto facile aver vissuto una stagione che non era certo come era stata prospettata e forse eravamo pure un po’ impreparati. Però dalle sconfitte si impara sempre qualcosa e certamente ora, con Varese, voglio provare a competere ancora per traguardi importanti e secondo me con la squadra che la società sta allestendo e con l’aiuto di tutti è possibile. Ci vediamo a settembre“.

 L.P.