L’Italia della pallavolo femminile continua il proprio dominio in Europa. Prima i successi della Unet e-work Busto Arsizio in CEV Cup e della Saugella Monza in Challenge Cup e adesso sotto con la Champions League. Al bellissimo 3-0 in gara-1 delle semifinali messo a segno dall’Imoco Conegliano in casa contro il Fenerbahce, è seguita la prova maiuscola dell’Igor Gorgonzola contro il Vakifbank di Guidetti, e sempre per 3-0. Di certo il nostro movimento è tornato a fare la voce grossa in Europa come non accadeva ormai da tempo.

Paolo Lugiato, top manager nei settori dell’energia e dei media e già direttore generale proprio di UYBA nella stagione 2015/16, cosa rappresenta per il territorio la vittoria della UYBA in Coppa CEV?
“Il rilancio di un territorio passa anche attraverso lo sport e i suoi imprenditori. Giuseppe Pirola è l’esempio di come investire con progettualità le risorse aziendali e permettere di fare rete con altri imprenditori per costruire qualcosa di importante, per altro non solo nello sport”.

Più in dettaglio?
“Lo sport è un indotto straordinario che dà forza agli ideali di famiglia, lealtà e rispetto. Ci sono aziende che investono nello sport e che si riconoscono nei progetti dei vari club. Con i rispettivi board, ne studiano i punti di forza e di crescita. Alla UYBA è successo questo: credere in un imprenditore come Pirola, dargli fiducia e rilanciare non solo la squadra e società, ma anche il PalaYamamay, tornato a splendere e oggi tra i palasport più all’avanguardia non solo in Italia. Tutto ciò ha permesso alle aziende della pallavolo di crescere e acquisire nuovi clienti e permttere di posizionarsi sul territorio in maniera importante”.

E’ stato il Direttore Generale voluto da Pirola all’inizio di questo progetto. Sente un po’ sua questa Coppa CEV?
“Sono stato onorato di aver ricoperto il ruolo di Direttore Generale della Uyba nella stagione 2015/16 perchè era un po’ l’anno zero. C’era da costruire un progetto. La CEV CUP è di tutte le persone e tutte le giocatrici che hanno aiutato Giuseppe Pirola ad arrivare al successo ed essere squadra vuol dire questo. Molto del merito è di Enzo Barbaro, una istituzione della società, cresciuto negli anni dal punto di vista manageriale e che ha dato qualità al progetto UYBA”.

Ai playoff scudetto che iniziano a brevissimo, che UYBA vedremo?
“Penso una Unet E-Ework più consapevole dei propri mezzi. Vincere in Europa aiuta a migliorare l’autostima e ci sono giocatrici come Grobelna, Herbots, Gennari e la stessa Orro che con Mencarelli sono cresciute in maniera esponenziale. Credo che questa squadra possa arrivare tra le prime quattro senza problemi. Più nel lungo termine, invece, sono certo che il” progetto Pirola” sia destinato a durare negli anni”.

L’Italia del volley femminile torna a fare la voce grossa in Europa. Come se lo spiega?
“Ritango che la politica di consolidamento dei club attuata da Mauro Fabris, presidente di Lega Pallavolo serie A Femminile, abbia riportato credibilità al movimento, fatto avvicinare nuove aziende alle società e migliorato la qualità delle giocatrici convocate per la Nazionale. Personalmente ho sempre avuto fiducia nell’operato di Fabris e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Una Lega donne così forte è merito di tutti i protagonisti del Consorzio dei club”.

Laura Paganini