Turnover flop? Mettetela come volete, ma il tema è quello. Anche se la domanda è mal posta. Intanto perché banalmente nessuno sa come sarebbe finita a Pontedera con interpreti diversi. Tanto più che al “Mannuccil’errore fatale è risultato a carico di chi rientrerebbe (virgolette) tra i titolari. E poi perché la gestione di un gruppo (le cosiddette “dinamiche interne” evocate da Javorcic alla vigilia dell’infrasettimanale) seguono logiche non sempre legate alla stretta contingenza di un risultato. Anche se da fuori, la tentazione di ridurre tutto a un “troppi cambi, formazione sbagliata” è troppo forte per non cedervi. Semplificazione da bar che come tutte le semplificazioni da bar contiene se non un fondo di verità, certamente uno spunto di riflessione. Da cui la parte la marcia di avvicinamento biancoblu alla sfida con la Carrarese (domenica ore 15, stadio “Speroni”). Altra toscana, altra prova di maturità, altra sfida a tinte fortissime.

Mille e non più mille. L’espulsione di Turotti è costata al biellese il proverbiale sacco (alias 1.000 euro) e l’inibizione sino al 30 novembre. Provvedimento del Giudice Sportivo Pasquale Marino assunto “per comportamento offensivo verso la terna arbitrale che veniva reiterato dopo la notifica del provvedimento di espulsione”.

pro-patria-carrarese-10Non c’è rosa senza spine. Fietta di rientro dalla squalifica, Defendi (forse) dal problema al piede. Salvo la certa assenza di Cottarelli, organico della Pro Patria prossimo alla completezza. Nel match di mercoledì impiegati dal primo minuto 4 giocatori titolari per la prima volta, 3 per la seconda. Una sorta di stress test per valutare la squadra al di fuori della propria zona di comfort. Ma domani mattina nella rifinitura (ore 12 conferenza stampa), Javorcic potrebbe provare qualcosa di più vicino all’undici di partenza visto sabato con la Pro Vercelli. Nell’esperienza bustocca dello spalatino, giocando in casa dopo una sconfitta in trasferta, 4 vittorie, 2 pareggi ed un solo stop (3/1/1 in C). Tra i successi, proprio quello sotto la neve del 27 gennaio scorso con la Carrarese (3-1) dopo la sconfitta a Siena del mercoledì precedente. Due toscane, stesso format, hai visto mai…

Silvio BaldiniBando alle Ciancio. La pelle non è cambiata, i numeri (in parte) invece sì. Di questi tempi l’anno passato la Carrarese aveva un punto in più in classifica (20 contro 19 all’11^), ma soprattutto 10 reti in più all’attivo (28 a 18). Cosa significa? In realtà, non molto. La potenza di fuoco a disposizione di Silvio Baldini è invariata. Anzi, ha sommato l’ex Teramo Saveriano Infantino, già a quota 5 dopo il primo scorcio di stagione. Apuani bene in casa (13 punti, ultime 4 vinte e porta inviolata da 210’), non altrettanto fuori (6 punti con una vittoria, 3 pari e 2 sconfitte). Al netto di un calendario durissimo che ha allineato complessivamente tutte le prime 8 tranne il Monza. Nel 2-0 di mercoledì con il Como, schierato 4-2-3-1 con Francesco Forte tra i pali; Ciancio, l’ex Reggina Conson, il veterano Michele Murolo (classe ’83) e l’ex biancoblu Daniele Mignanelli (25 presenze nel 2013/2014) in difesa; Foresta e Samuele Damiani in mediana; il gambiano Kalifa Manneh, Cassio Cardoselli e Valente alle spalle di Maccarone (22 stagioni di onorato servizio con oltre 200 reti di cui 98 in A) in attacco. In panca (tra gli altri) anche Ciccio Tavano, 40 anni suonati come Big Mac ma ancora una minaccia per le difese altrui. Ammonito per la quinta volta, Simone Ciancio salterà per squalifica la gara dello “Speroni.

Giulia TempestilliNoi e la Giulia. Terna a genere misto con designazione ricaduta su Francesco Carrione di Castellammare di Stabia supportato dagli assistenti Giulia Tempestilli di Roma 2 e Santino Spina di Palermo. Il direttore di gara campano è un secondo anno con 18 gare all’attivo in categoria: 5 in questa stagione senza vittorie casalinghe (3 pari e 2 successi esterni tra cui lo 0-1 del Siena con l’AlbinoLeffe all’8^ nel Girone A). Un precedente (poco simpatico) con la Pro Patria con la sconfitta 1-0 in D con il Pontisola il 18 febbraio 2018.

 

Giovanni Castiglioni