La retrocessione è ancora fresca ed è arrivata soltanto una settimana fa, ma l’Union Villa Cassano ha dimostrato di avere da subito le chiare per la prossima stagione in Promozione. Il presidente Luigi Ielmini, infatti, non ha perso tempo e, salutato Gianluca Antonelli, pochi giorni fa ha ufficializzato il nome del prossimo allenatore della prima squadra: Marco Visentin. Pescato dalle giovanili rossoblù e lui stesso giovane e promettente mister (è classe 1982), Visentin si appresta così a ricoprire il ruolo per lui inedito di tecnico in prima in Promozione.

Quali sono le tue prime emozioni? Te lo aspettavi?
“Sinceramente all’inizio sono stato molto sorpreso che il presidente abbia scelto me per la panchina della prima squadra. Per me è un onore ma anche un onore, nel senso che spero di ripagare la fiducia che la dirigenza ha riposto in me prendendo questa decisione. Allenare una prima squadra non è come lavorare con le giovanili, ma io sono pronto. Sono contento di mettermi alla prova e lo farò nel modo più umile possibile”.

Nel tuo curriculum c’è un po’ di gavetta e qualche esperienza importante. 
“Dopo aver conseguito il patentino di allenatore UEFA B, insieme a Livio Mazzola sono stato secondo di Mirko Barban nell’annata 2014/2015 che l’Union Villa Cassano ha disputato in Promozione. Ho visto da vicino i metodi di allenamento di Barban, come ha lavorato e gestito la rosa e per me è stata una grande opportunità di crescita. Con lui ho sempre avuto un buon rapporto ed è anche stato mio mister”.

Hai sempre avuto il desiderio di allenare una volta appesi gli scarpini al chiodo?
“Da atleta ho sempre pensato che fosse un ruolo difficile e non ho mai avuto questo pallino. Poi, però, a causa di qualche grave infortunio alle ginocchia, ho smesso di giocare a soli trent’anni e ho provato. Ho cominciato, dunque, per caso e ora mi piace tanto”.

Quest’anno con i Giovanissimi Provinciali 2004 dell’Union Villa Cassano hai conquistato l’accesso ai Regionali per la prossima stagione. 
“Li ho presi sotto la mia guida la scorsa estate e sono un’ottima squadra, davvero forte. Ci tengo, però, a riconoscere il lavoro degli allenatori che mi hanno preceduto alla guida di questa formazione. Io ho dovuto soltanto mantenere alta la tensione dei ragazzi e metterci qualcosa di mio per raggiungere tale risultato. Tutti i mister di questa società sono competenti ed estremamente validi e a loro va il mio grazie”.

Qual è il tuo modo di allenare? Come imposti le tue squadre e, dunque, come sarà la prossima prima squadra?
“Mi piace molto il 4-3-3, adoro giocare con più punte e cercare di fare un gioco propositivo. Attualmente non so ancora chi avrò a disposizione l’anno prossimo e quindi sono aperto a tutte le soluzioni che possano fare rendere i miei giocatori al massimo. Non ho un unico credo, ma sono adattabile alle circostanze”.

Sul mercato come vi state muovendo? 
“Siamo stati piuttosto penalizzati dall’aver disputato i playout così tardi e aver finito la stagione soltanto una settimana fa. Le altre squadre si sono già mosse da diverse settimane, mentre noi dovremo rincorrere un po’ sotto questo punto di vista. In ogni caso, ho piena fiducia nella dirigenza e lavoreremo fianco a fianco”.

Qual è l’obiettivo dell’Union Villa Cassano?
“Vogliamo ritornare in Eccellenza il prima possibile e proveremo a fare un campionato di vertice. Sono legato a questi colori che vesto, a più riprese, da quando ancora il club così come è ora non c’era ed era invece diviso in due società diverse. Ho un grande senso di appartenenza e, mosso anche da queste emozioni, cercherò di riportare al piano di sopra la prima squadra”.

Oltre ad allenare, che cosa fai nella vita?
“Lavoro come educatore in un centro per disabili ad Oggiona Santo Stefano. Sono marito di Arianna e papà di Vinicio di otto anni e Adriano di quattro”.

Laura Paganini