Quanto la Pro Patria possa essere un affetto stabile è questione da rimandare al legislatore. Nell’attesa (e contando sull’autocertificazione), la conferenza stampa da remoto contribuisce ad iscrivere anche il club biancoblu nella categoria dei congiunti. Tema del meeting su Zoom, gli auguri di fine anno e la vigilia della 17^ con la Giana Erminio (ore 15, stadio “Speroni”). I primi affidati all’intera trinità tigrotta (Testa/Turotti/Javorcic), la seconda al solo spalatino. Che (ovviamente), non si sottrae: “Avversario difficile che ha appena cambiato allenatore (Brevi per l’icona Albè comunque rimasto DT,ndr). Una squadra formata da giocatori di categoria e di grande fisicità. Sotto le feste poi, ci sono aspetti emotivi molto delicati”. Tempo di bilanci. Inevitabilmente positivi: “Risultati eccellenti. La squadra sta dando più di quello che è dovuto. Tutto frutto anche dell’organizzazione societaria”.

Assenti Ghioldi, Molinari, Brignoli e Galli, l’undici di domani potrebbe regalare almeno 3/4 cambi rispetto a Novara. Con particolare attenzione al reparto offensivo. Nei numeri, meno appariscente di quello arretrato. Ma non andate dirlo ad Ivan Drago: “Paradossalmente sono più orgoglioso degli attaccanti che non dei difensori. La fase difensiva nasce anche dal loro lavoro. Siamo abituati a prenderli non formati e a lavorare su di loro. A questo proposito, devo ringraziare il mio vice Massimo Sala per il suo grande contributo al miglioramento. Soprattutto negli ultimi 16 metri”. L’obbligo di distanziamento ha comunque garantito l’apertura di qualche piacevole parentesi: “Il saluto della squadra ai tifosi presenti nei pressi dello “Speroni” nel post Lecco è quello che più ha riempito il vuoto di questi mesi. Per complicità e rispetto reciproco”.              

Epilogo con la consueta salve di auguri. Quelli firmati da Patrizia Testa guardano anche alle prossime elezioni (12 gennaio) dei vertici di Lega: “Vediamo chi si presenterà e i programmi. Ghirelli? Dice di essere una persona delle regole. Come lo sono io. Ma alcune sue scelte non mi hanno soddisfatto. Come quella relativa al voto sul minutaggio avvenuto a stagione in corso”. Insomma, l’attuale presidente potrebbe non contare sul voto biancoblu. Ci sarà tempo (non moltissimo) per parlarne. Nel frattempo, la Pro Patria rinnova il segreto del suo successo. Struttura essenziale e competente. Con una catena d comando ridotta al minimo. Come una famiglia. Questa sì, affetto stabile e permanente.       

Giovanni Castiglioni

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