“C’è tanta voglia di calcio ed abbiamo sempre lavorato bene, ecco perché non temiamo flessioni quando ripartiremo”: con queste parole Mario Geviti dirigente dell’Accademia Bmv attende con impazienza il momento del via libera.
Impazienza ma anche consapevolezza nei mezzi di una società che negli ultimi anni è andata in crescendo dimostrandosi all’altezza anche di un settore giovanile che, sommato alla prima squadra, conta 260 tesserati.
Prima di addentrarci in discorsi futuri, raccontaci un po’ come è andata in questo periodo di stop forzato.
“È andata semplicemente che abbiamo tentato di tenere i contatti con tutti, staff era ragazzi, penso fosse la cosa più importante, tenere vivi i rapporti per non pensare troppo alla mancanza del calcio, che effettivamente manca proprio tanto; abbiamo sfruttato la tecnologia per farci sentire il più vicini possibili”.
Vicini per ripartire ancora più forti quando sarà: ma non temi una flessione delle iscrizioni o del coinvolgimento?
“Io penso che se hai lavorato bene prima hai poco da temere, il resto lo faranno la voglia e l’entusiasmo che sono già alle stelle, dovremo essere bravi a farci trovare pronti, quello sì, e se la direzione del comitato sarà quella di non cambiare le annate dei fuoriquota allora ogni annata sarà già pronta e non dovremo azzerare tutto, ad ogni modo basterà ricordarci di ciò che abbiamo passato per capire che tutte le ‘difficoltà’ successive saranno risolvibili, ripartire sarà la rivincita di tutto e tutti”.
Come te lo immagini il ritorno sul campo?
“Calpestare un prato verde e commuoverci, non riesco ad immaginarlo in maniera diversa”.
Questo stop per voi ha comportato lo stop anche di numerose attività già programmate da tempo, il vostro calendario soprattutto in questa estate era molto fitto.
“Sì avremmo avuto un’estate ‘calda’ da questo punto di vista dal torneo già in programma per diverse categorie di più piccoli, alla trasferta in Spagna con i 2005, 2008 e 2009 per un torneo internazionale, purtroppo appuntamenti annullati”.
Pare essersi aperta la finestra dei camp: ci state pensando?
“Confesso che si tratta di una soluzione su cui non avevamo ancora ragionato fino a febbraio, diciamo che sarebbe una bella occasione, sarebbe un viatico verso la riapertura e darebbe continuità a ciò che sarà”.
Cosa vi aspettate o quanto meno vi augurate dal punto di vista amministrativo/economico?
“Premesso che non abbiamo provveduto a nessun rimborso, la nostra filosofia sarebbe quella di scontare le quote successive; dalla federazione ci aspettiamo delle agevolazioni, è un dato di fatto che non abbiano avuto costi arbitrali per la seconda parte di stagione, ci auguriamo che queste somme vengano investite per andare in contro alle società, per avere iscrizioni più leggere”.
Un accenno alla prima squadra: il vostro sogno di volare in promozione pare “irrealizzabile” almeno momentaneamente in vista di quelle sembrano essere le decisioni che prenderà la Lnd.
“Si parla di blocco retrocessioni e di promozione delle prime dei gironi con eventuale ripescaggio delle seconde, noi purtroppo pur essendo in zona playoff non militavamo in questi posti, spiace perché credo avessimo buone chance per farcela, ma non ci resterà che prenderà atto delle decisioni che saranno, i nostri obiettivi non cambiano, vogliamo crescere ancora, lo dimostrano anche gli investimenti fatti sulle nostre due strutture che sono certamente uno dei fiori all’occhiello della società”.
Butto lì due nomi: Cristian Stellini e Giovanni Zaro, ti dicono qualcosa?
“Direi di sì, sono l’attuale vice di Conte ed il difensore del Modena, cresciuti proprio nell’ex Vanzaghellese: sono certamente il nostro vanto, quando parlo di crescere parlo proprio di saper coltivare giocatori fin da piccoli e portarli fino alla nostra prima squadra, è un orgoglio incredibile, ripercorrere le orme di questi due ragazzi certo non è facile, noi puntiamo nel farli stare bene e nel farli crescere con questa maglia”.
Mariella Lamonica