Quinta presentazione in casa Pallacanestro Varese. Dopo Luis ScolaAnthony Morse, Giovanni De Nicolao e Michele Ruzzier, oggi sotto ai riflettori biancorossi è andato lo svedese Denzel Andersson, giocatore classe 1996 ed ex Lulea (campionato svedese).
A introdurre la nuova ala grande titolare a disposizione di coach Caja presso la concessionaria Castiglioni Peugeot di viale Aguggiari a Varese è il GM Andrea Conti: “Innanzitutto ringrazio la concessionaria Castiglioni Peugeot che anche quest’anno ci fornisce le auto per i giocatori e per lo staff. Passando a Denzel, si tratta di una novità importante per la nostra squadra. E’ un giocatore che abbiamo seguito a lungo in video durante il lockdown e che per caratteristiche cercavamo. Volevamo un ragazzo che fosse dinamico e che avesse nell’atletismo un punto di forza, che ci potesse dare una grossa mano a rimbalzo e che potesse dare un buon contributo anche nel tiro da tre punti. Dovrà migliorare un po’ nel palleggio ma siamo sicuri che al fianco di Scola potrà imparare tanto. Il campionato italiano è per lui una novità e ci auguriamo che sia un trampolino di lancio per la sua carriera”.

“Sono molto contento di essere arrivato a Varese, una società con così tanta tradizione e storia – sono le prime parole di Andersson -. Per me è la prima esperienza fuori dalla Svezia e dovrò confrontarmi con un livello di gioco superiore rispetto a quello a cui sono abituato. Ringrazio la società, gli allenatori e la dirigenza varesina per l’opportunità che mi è stata data”.
L’ala grande aggiunge qualche considerazione sull’impatto avuto dentro e fuori dal campo in questi primi giorni nella Città Giardino: “La differenza principale che riscontro per quanto riguarda il gioco è la difesa improntata sul lavoro di uno contro uno. In Svezia si usava fare più cambi difensivi e mi trovavo a marcare giocatori più piccoli. Qui per ora, invece, il lavoro difensivo è improntato sul fare meno cambi possibili. In attacco c’è più attenzione alla cura dei dettagli e ai particolari. In Svezia vivevo con la mia ragazza, mentre adesso sono a Varese da solo e sto cercando di prendere confidenza con la mia nuova vita domestica”.

Con i compagni e coach Caja l’approccio è stato positivo: “Mi trovo bene con Ferrero e Scola e, in generale, con tutti i miei compagni. Scola e Ferrero hanno più esperienza del campionato italiano e mi danno molti consigli su come stare in campo e come tenere la posizione del corpo in alcune situazioni. Anche con Caja le cose vanno bene. Per il momento non mi ha mai sgridato e quando sbaglio qualcosa mi prende da parte alla fine dell’allenamento e mi spiega meglio la situazione in questione”.

Le sue caratteristiche principali sembrano essere la mobilità e la duttilità: “Fino ad ora ho sempre giocato in situazioni in cui sia in attacco che in difesa c’era la possibilità di occupare posizioni diverse e la mobilità in queste situazioni è importante. Penso di poterla portare anche a Varese. Sono un tiratore affidabile e un buon atleta dal punto di vista difensivo, aiuto i compagni anche nel fare stoppate”. 
Quanto agli obiettivi, Andersson aggiunge: “Mi auguro di giocare ad altissimi livelli e in squadre che partecipano all’Eurolega; il sogno è l’NBA, ma per me arrivare in Italia è stato già un salto molto importante. Se manterrò le aspettative magari negli anni potrò ambire a palcoscenici ancora più alti”.

In chiusura una nota di Oreste Castiglioni di Castiglioni Peugeot: “Per noi è un piacere avervi qui, è la prima volta che ospitiamo un evento di questo genere e spero ci siano altre occasioni. La nostra collaborazione con Pallacanestro Varese è iniziata da tempo, le difficoltà ci sono per tutti ma si fa il possibile per continuare e andare avanti”.

Laura Paganini

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