Boh…Ci è mai capitata una cosa simile? Di stare fermi, di non fare sport, di non poter vedere gli amici di scuola, di non festeggiare i compleanni e fare festa? Mi sa di no, bambini. Ma sapete perché? Come sempre, è colpa dei grandi.
Allora, c’è in giro un animaletto talmente piccolo che non si vede e non si sente, che si chiama coronavirus, che se decide di prendere casa nel nostro corpo, ci dà parecchio fastidio. Gli adulti che si chiamano Scienziati che conoscono questi teppistelli invisibili, avevano detto “state attenti, rispettate le regole che vi diciamo noi, non andate troppo in giro, state a distanza perché è molto pericoloso eccetera eccetera”. Ecco, quegli adulti li lo avevano detto. Ma molti altri adulti, che non capiscono niente ma credono di sapere tutto, hanno fatto finta di nulla, tanto cosa vuoi che sia, noi andiamo a sciare, a fare l’aperitivo, torniamo a casa dai nostri parenti, poi tanto è solo un’influenza, non succede niente. Ecco. Invece è successo tutto.
Non possiamo giocare con i nostri amici e neanche andare a fare gli allenamenti e neanche ascoltare la Maestra a Scuola e dobbiamo stare molto attenti che i nostri nonni non si ammalino, perché soffrirebbero un pò. Però una cosa la possiamo fare. Possiamo stare di più con i nostri genitori e giocare con il papà e la mamma e fare finta che siano i nostri amici di scuola o di sport. Per esempio, se non abbiamo un giardino, facciamo cosi. Chiediamo alla mamma e al papà di aiutarci e prendiamo delle sedie, mettiamole una accanto all’altra come fossero vagoni di un treno, poi prima ci passiamo sotto, strisciando come dei serpentelli e poi ci alziamo e le scavalchiamo come se dovessimo andare in montagna e superare delle rocce. E poi le distanziamo un poco e corriamo dentro e fuori come se facessimo lo slalom e, magari, lo rifacciamo camminando all’indietro come i gamberetti, stando bene attenti a non rovesciare nulla se no poi chi la sente la mamma… E poi ci facciamo dare le bottiglie d’acqua di plastica, sapete, quelle grosse da un litro e mezzo e le mettiamo a terra sdraiate ad un po’ di distanza e poi le saltiamo prima come i canguri che saltano con i piedini assieme e vicini, e poi come i cavalli che invece saltano sollevando prima una zampa e poi l’altra. E, per finire, chiediamo alla mamma se possiamo andare sul lettone e intanto che rimbalziamo – boing boing – il papà ci lancia la palla e noi dobbiamo prenderla senza farla cadere. Se, invece, abbiamo il giardino, beh…, allora è tutto molto più bello.
Non stiamo fermi, bambini! Non è colpa nostra! Sono i grandi che hanno creato tutto! Noi facciamo quello che siamo: BAMBINI. Noi siamo il vaccino. Noi siamo la cura. Noi siamo la parte bella del Mondo. Noi siamo i colori. Non perdiamo il sorriso, figlioli. Ce la faremo!
MARCO CACCIANIGA
#noisiamolacura